La GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano dedica un nuovo appuntamento espositivo alla scultura.
Con la mostra “ 100 anni. Scultura a Milano 1815-1915”, aperta al pubblico dal 23 marzo al 3 dicembre 2017, viene presentata una selezione dell’ingente patrimonio del museo conservato in deposito e quindi non esposto al pubblico.
In mostra 92 opere, di cui 63 mai presentate al pubblico e restaurate per questa occasione, documentano un secolo di storia della scultura milanese, dal tardo Neoclassicismo all’inizio del Novecento, durante il quale Milano era capitale della produzione scultorea non solo italiana ma anche internazionale grazie alla presenza di alcuni grandi maestri quali Francesco Barzaghi, Giuseppe Grandi, Vincenzo Vela, Medardo Rosso, Adolfo Wildt.
Le 63 opere inedite – in marmo, gesso e bronzo – occupano le sale delle mostre temporanee al piano terra, estendendosi anche alle collezioni permanenti dove sono esposte le altre 29 sculture incluse nel percorso, che coinvolge così l’intero museo in un dialogo con i dipinti coevi.
«La cura del patrimonio artistico, anche quello più ‘nascosto’, resta il punto di riferimento principale delle attività dei musei civici – afferma l’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno -. Un patrimonio importante per qualità e quantità che necessita non solo di tutela ma anche di valorizzazione, per far crescere la consapevolezza della ricchezza della storia culturale della nostra comunità. Questa mostra che recupera dai depositi novantadue sculture inedite, dopo un lungo lavoro di accurato restauro conservativo che ne ha rinnovato lo splendore, si inserisce perfettamente nella mission della nostra attività espositiva, rappresentando una proposta di grande interesse artistico fortemente legata alla tutela delle collezioni di proprietà civica».
La mostra è suddivisa in sei sezioni tematiche dedicate ai soggetti che hanno caratterizzato l’evoluzione scultorea ottocentesca, dagli ultimi echi neoclassici, attraverso i temi della letteratura romantica e i soggetti che “costruirono” l’identità nazionale, fino alla dissoluzione della forma dell’ultimo decennio del secolo e le prime suggestioni simboliste.
I restauri, iniziati nel mese di luglio del 2016 e realizzati dalla società Aconerre – Arte Conservazione Restauro s.n.c., in collaborazione con il Politecnico di Milano – Laboratorio Materiali e Metodi per il Patrimonio Culturale (MaMeCH), sono documentati da un saggio in catalogo e saranno oggetto di una serie di conferenze dedicate agli aspetti salienti di questa campagna, alle opere con maggiori criticità e alle metodologie innovative elaborate da Aconerre in questo museo per la pulitura del marmo.
La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura e dalla GAM, ed è realizzata nell’ambito della partnership fra il museo e UBS.