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Manet e la Parigi moderna in mostra a Palazzo Reale di Milano

Édouard Manet, Berthe Morisot con il ventaglio (particolare), 1874, Olio su tela, 61 x 50,5 cm, Parigi, Musée d’Orsay © René-Gabriel Ojéda / RMN-Réunion des Musées Nationaux/ distr. AlinaIntende raccontare il percorso artistico di Édouard Manet (1832-1883) e il ruolo centrale che ha avuto nella storia dell’arte europea la mostra che  dall’8 marzo al 2 luglio 2017 è aperta al pubblico a Palazzo Reale di Milano.

Iniziatore di una nuova pittura, Manet scopre la “meravigliosa” modernità in una Parigi in piena trasformazione, una città che il pittore soleva girare quotidianamente a piedi in lungo e in largo, da osservatore appassionato del suo tempo.
Sulla scia di Baudelaire, Manet si afferma come un “pittore della vita moderna” e sceglie di affrontare temi nuovi che osserva per la strada, al Teatro dell’Opera, nei bar e nei “caffè-concerto”.

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Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 54 dipinti – di cui 16 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 11 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.

L’esposizione intende celebrare il ruolo centrale di Manet nella pittura moderna, attraverso i vari generi cui l’artista si dedicò: il ritratto, la natura morta, il paesaggio, le donne, Parigi, sua città amatissima, rivoluzionata a metà Ottocento dal nuovo assetto urbanistico attuato dal barone Haussmann e caratterizzata da un nuovo modo di vivere nelle strade, nelle stazioni, nei nuovi edifici che ne cambiano il volto e l’anima.

«Un grande artista di tutti i tempi, protagonista di uno snodo fondamentale della rappresentazione pittorica quale è stata la Parigi di fine Ottocento, viene raccontato in questa mostra con un taglio nuovo e originale, quello che passa attraverso l’evoluzione vorticosa di una società in fermento e la crescita di una città in corsa verso la modernità – ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno –. La fondamentale collaborazione con il Museo d’Orsay consentirà ai visitatori di ammirare capolavori assoluti di Manet, espressione di quella radicalità che ha rivoluzionato il linguaggio pittorico, e di alcuni suoi contemporanei come Monet, Gauguin e Cézanne, protagonisti dello stesso clima culturale e testimoni degli stessi epocali cambiamenti».

La mostra è articolata in dieci sezioni tematiche: Manet e la sua cerchia; Parigi città moderna; Sulle rive; Natura inanimata; L’heure espagnole; Il volto nascosto di Parigi; L’Opéra; Parigi in festa; L’universo femminile. In bianco … ; … e nero. La passante e il suo mistero;

La sezione conclusiva della mostra dedicata alle donne nelle strade parigine ospita due magnifiche opere di Manet: la tela “Berthe Morisot con un mazzo di violette”) e il “Ritratto di Nina de Callias”, a cui si raffrontano due celebri figure femminili di Renoir: “Madame Darras” e “Giovane donna con veletta”, dove l’artista rivela una straordinaria maestria nella resa del nero e nel catturare il fascino fugace di una passante.

La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Skira, è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, ed è curata da Guy Cogeval, storico presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi, con le due curatrici del Museo Caroline Mathieu, curatore generale onorario, e Isolde Pludermacher, capo-curatrice del dipartimento di pittura.

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