Le sale del Palazzo Ducale di Massa ospitano, dal 18 marzo al 18 aprile 2017, la mostra “Enjoy Forgetting” a cura di Adriana Rispoli.
L’esposizione presenta sette opere video di artisti internazionali tra i più interessanti nel panorama contemporaneo. Ognuno con le sue peculiarità, tecniche e contenutistiche, i video sono velatamente accomunati dalla ricerca degli artisti di dare un senso alla storia, agli avvenimenti contemporanei o anche solo dalla riflessione sulla coscienza dello scorrere del tempo.
Dalla denuncia alla amara presa di coscienza, dall’ironia alla poetica disillusione, i sette artisti invitati generano ognuno a proprio modo delle forti emozioni nello spettatore.
La mostra è introdotta nella prima sala dall’opera “Homo Homini Lupus” di Filippo Berta (Bergamo 1977), ritratto metaforico dell’Italia di oggi. Si prosegue con il doppio video “Dependencia mutua” di Eulalia Valldosera (Barcellona, Spagna, 1963) in cui, come spesso nella sua ricerca, l’artista indaga i rapporti dialettici tra servo e padrone in questo caso interpretati da una collaboratrice domestica di origini ucraine, testimone di un triste fenomeno di umile immigrazione nel nostro paese, e dalla scultura romana dell’Imperatore Claudio.
Il magnifico salone tardo rinascimentale di Palazzo Ducale, testimone dei fasti della dinastia Cybo Malaspina, si trasforma in sala video accogliendo quattro grandi proiezioni in cui lo spettatore è invitato ad immergersi e lasciarsi trasportare nelle atmosfere sospese delle quattro opere. I simboli architettonici della ex Jugoslavia sono il soggetto di “Monument” di Igor Grubic (Zagabria, Croazia 1969), mentre in Still in Life di Raffaela Mariniello (Napoli, 1961) possiamo leggere un’amara rassegnazione mista ad una chiara accusa di immobilismo della classe dirigente napoletana che ha assistito muta al triste incendio doloso di Città della Scienza nel 2013, riaperta solo pochi giorni fa. Con il video “Atlante” invece Francesco Jodice (Napoli, 1965) ci introduce in un percorso temporale costruito come un flusso di materiale di repertorio del secolo breve. Ritraendo l’Atlante Farnese in un epico piano sequenza, l’artista erge a simbolo dello squilibrio il mitologico titano condannato a sorreggere sulle spalle per l’eternità il peso della storia dell’umanità.
Infine Nasan Tur (Offenbach Germania, 1974) rappresenta l’ignobile predisposizione dell’uomo all’illusione, al cedere alla propaganda, al voler affidare pigramente e acriticamente il proprio giudizio a quanto ci viene “magicamente” imboccato dai sistemi di potere.
La mostra, prodotta dall’Associazione Culturale Area Video, è organizzata da Mauro Daniele Lucchesi (Associazione Quattro Coronati) ed è promossa dal Comune di Massa.
Gli artisti presenti a “Enjoy Forgetting” sono:
MASBEDO, Nicolò Massazza (Milano 1973) e Iacopo Bedogni (Sarzana 1970)
Eulalia Valldosera (Barcellona, Spagna 1963)
Raffaela Mariniello (Napoli 1961)
Nasan Tur (Offenbach Germania 1974)
Francesco Jodice (Napoli 1965)
Igor Grubic (Zagabria, Croazia 1969)
Filippo Berta (Bergamo 1977).