Ripercorre la storia umana e sportiva di Gilles Villeneuve, a 35 anni dalla sua scomparsa, la mostra che dal 21 aprile al 16 luglio 2017 resterà aperta al pubblico allo Spazio Oberdan di Milano.
In esposizione oltre 170 fotografie di Ercole Colombo, reporter di sport tra i più apprezzati, una vita passata in Formula 1 dietro l’obiettivo delle sue reflex, utilizzate per ritrarre gli eroi del volante negli intensi momenti della gara e in quelli della vita privata.
La rassegna è arricchita da alcune immagini provenienti dal Museo Villeneuve di Berthierville in Canada e dal motore della Ferrari 126CK Turbo del 1981, oltre a una sezione con altri oggetti legati al mito di Gilles Villeneuve.
Alle immagini di Colombo fanno da contrappunto i testi di Terruzzi che accompagnano il visitatore lungo la vicenda biografica di Villeneuve.
Il racconto, infatti, prende avvio proprio dal 1950, anno della nascita di Gilles Villeneuve, e analizza il periodo della giovinezza, quando comincia ad evidenziare la sua passione per i motori, attraverso le scorribande notturne alla guida delle auto del padre, partecipando alle prime gare di accelerazione, quindi gareggiando con le motoslitte, grazie alle quali inizia a costruirsi una certa notorietà. Del 1973 è il suo debutto nel mondo delle monoposto: Formula Ford, Formula Atlantic, Formula 2, sino all’esordio in Formula 1 con una McLaren, nel Gran Premio di Gran Bretagna.
Siamo nel 1977, l’anno che sconvolgerà la sua esistenza. Il 29 agosto, a Maranello, Gilles Villeneuve incontra per la prima volta Enzo Ferrari che, nel mezzo di un divorzio burrascoso da Niki Lauda, desidera ribadire la supremazia delle sue macchine rispetto al pilota. La trattativa è breve: Gilles debutta sulla rossa il 9 ottobre in Canada.
«Quando mi presentarono quel piccolo canadese – ricordava Enzo Ferrari -, tutto nervi, riconobbi subito in lui il fisico di Nuvolari e mi dissi: Dagli una possibilità».
Con le sue fotografie, Ercole Colombo cattura appieno l’emozione del momento.
La mostra raccoglie, inoltre, le immagini più significative e inedite di una carriera folgorante: dai primi, clamorosi incidenti che portarono al soprannome ‘Aviatore’, alla prima vittoria, ottenuta sul circuito di casa nel 1978, al duello epico con René Arnoux nel Gran Premio di Francia a Digione, 1979. Una lunga sequenza di sorpassi, azzardi, sbandate e contatti che fece nascere tra i tifosi ferraristi quella “Febbre Villeneuve” che mai li abbandonerà.
Il percorso espositivo prosegue con la ricostruzione del suo annus horribilis, il 1982, con lo schiaffo morale ricevuto dal compagno di squadra Didier Pironi che, contravvenendo agli ordini di scuderia, lo supera all’ultimo giro del Gran Premio di Imola, sino al tragico e ultimo volo a Zolder che segna la fine della sua giovane vita.
La mostra si chiude idealmente con la sala dedicata al figlio Jacques, che ha conquistato uno storico tris di vittorie: il campionato Cart americano, la 500 miglia di Indianapolis e il campionato del mondo di Formula 1 nel 1997.
La mostra Wow, Gilles!, accompagnata da un catalogo edito da Skira, è curata da Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi ed è organizzata da ViDi, con il patrocinio di ACI Milano.