A Palazzo Roverella di Rovigo, fino al 2 Luglio 2017, è aperta al pubblico la mostra “ Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta“, a cura di Roberta Valtorta.
Donzelli (Monte Carlo, 1915 – Milano, 1998) con i suoi scatti ha testimoniato l’Italia dal dopoguerra agli anni Sessanta, il passaggio dalla società rurale e preindustriale alla società dei consumi. Le sue serie fotografiche affrontano il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive.
Ha lavorato su Milano, Napoli, la Calabria, la Sicilia, la Sardegna, il paesaggio toscano (serie Crete senesi) ma soprattutto, dal 1953 al 1960, sul Delta del Po e le terre del Polesine, alle quali Pietro Donzelli ha dedicato una grande e importante ricerca dal titolo Terra senz’ombra.
La mostra presenta più di cento fotografie di questa serie, molte delle quali assolutamente inedite. In esposizione anche importanti materiali di documentazione del progetto, scritti di Donzelli, composizioni di fotografie con rime del poeta polesano Gino Piva.
L’opera fotografica che Pietro Donzelli, grande narratore, ha dedicato al paesaggio di pianura, al fiume, nei momenti di calma e delle rotte che tanto hanno devastato territori e uomini, al mare, al lavoro dei pescatori e dei contadini, ai momenti di svago, è un vero e proprio affresco umano e ambientale. La serie Terra senz’ombra è considerata un esempio di fotografia documentaria, in cui Donzelli dimostra la sua capacità di raccontare la vera realtà umana e ambientale, tra la topografia e la sociologia.
Fotografo, ricercatore, collaboratore di riviste specializzate e curatore di mostre, Pietro Donzelli è stato determinante per la diffusione della cultura fotografica nel nostro Paese. È grazie alla sua instancabile attività che sono state presentate in Italia, per la prima volta, opere di Dorothea Lange, di Alfred Stieglitz, dei fotografi della Farm Security Administration. A partire dal 1948 è stato tra i fondatori e gli animatori della rivista “Fotografia” e dal 1957 al 1963 è stato redattore e poi condirettore dell’edizione italiana di “Popular Photography” e nel 1961 e 1963 ha curato, con Piero Racanicchi, due volumi di “Critica e Storia della Fotografia” che raccoglievano testi e materiali sui più importanti fotografi della storia. Nel 1950 è stato tra i fondatori dell’Unione Fotografica (Associazione Internazionale Manifestazioni Fotografiche), che aveva tra i suoi obiettivi quello di spostare l’attenzione sul realismo in fotografia, promuovere manifestazioni di livello internazionale e sostenere la fotografia italiana all’estero.
La mostra ” Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta ” è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi ed è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana editoriale.