Nell’ambito del Brescia Photo Festival 2017, il Ma.Co.f, Centro Italiano di Fotografia, nella sua sede a Palazzo Martinengo Colleoni, fino al 4 giugno 2017 ospita la mostra “ Mille Miglia. Il mito della velocità“.
È una mostra “racconto” della nascita dell’epopea della corsa, dal 1927, anno di inizio delle Mille Miglia, a quel tragico pomeriggio del 12 maggio del 1957, quando la Grande Corsa venne funestata dall’incidente occorso alla Ferrari 335 S n. 531 condotta dal pilota spagnolo Alfonso de Portago e dal copilota statunitense Edmund Gurner Nelson, sul rettilineo tra Cerlongo e Guidizzolo, sulla strada napoleonica Mantova-Brescia.
Quelle prime, gloriose pagine di storia sono raccontate dalle immagini tratte dagli archivi dell’epoca ma anche dai quotidiani e riviste che allora, come oggi, hanno fatto dell’impresa un mito.
La seconda sezione è intitolata “Dal futurismo allo smartphone”. Qui, partendo dall’originale del “Manifesto del Futurismo” di Marinetti, passando attraverso le poesie di D’Annunzio, la letteratura moderna e la grafica delle locandine pubblicitarie, si arriva sino alla messa in discussione della velocità stessa.
Provenienti da una importante collezione privata, nella terza delle cinque sezioni di questa grande esposizione, sono riuniti esemplari di alto collezionismo dei primi modelli di automobili da corsa, fino alle più popolari macchine di latta a pedali per bambini.
Non poteva mancare il cinema, con le sequenze più significative dei film dove la velocità è affrontata come valore ma anche come occasione di divertimento, con sguardo ironico. “Dal “Sorpasso” di Dino Risi al “Vigile” con Alberto Sordi, da “Crash” a il “Maggiolino tutto matto”.
Infine la sezione “Fotografare la Mille Miglia” con 12 autori che, con il loro stile personale, hanno diversamente fotografato ed interpretato il “mito”. In mostra immagini di Silvano Cinelli, Eros Mauroner, Ernesto Fantozzi, Laura Giancaterina, Basilio Rodella, Roberto Ricca, Richard B. Datre, Giacomo Bretzel, Paolo Mazzetti, Beppe Vigasio, Paolo Mucciarelli e Claudio Amadei.