Arriva nei cinema italiani solo il 2 e 3 maggio 2017 Bolshoi Babylon, il documentario di Nick Read e Mark Franchetti.
Presentato al 40esimo TIFF – Toronto International Film Festival, Bolshoi Babylon permette di scoprire l’esistenza fatta di ossessione e disciplina dei ballerini del teatro più famoso di tutta la Russia e di approfondire i recenti fatti di cronaca che ne hanno caratterizzato le vicende.
Il fatto più eclatante risale alla sera del 17 gennaio 2013, quando l’ex primo ballerino nonché direttore artistico della compagnia di ballo del Bolshoi, Sergei Filin, fu aggredito sulla porta di casa da un uomo mascherato che gli gettò sul volto dell’acido solforico. Filin riportò gravi ferite e rischiò di perdere la vista. In quei giorni le conseguenze dell’accaduto erano difficili da stabilire, ma l’arresto e l’accusa del ballerino solista del Bolshoi, Pavel Dmitrichenko, resero ben chiaro che la compagnia di ballo era divisa da scontri di personalità, giochi di potere e gelosie reciproche.
Dopo un tumultuoso periodo di indignazione pubblica e di licenziamenti di diversi ballerini, il Cremlino nominò un nuovo direttore artistico, Vladimir Urin, per riportare l’ordine. Il 19 settembre del 2013 Urin salì sul palco insieme all’ex direttore artistico Sergei Filin in via di guarigione, per annunciare gli aspetti più interessanti della nuova stagione della compagnia teatrale. Ma Urin e Filin avevano già lavorato insieme e tra i due non correva buon sangue. A pochi giorni dal primo spettacolo, il corpo di ballo si lamentava. La storia di odi e rancori del Bolshoi non sembrava poter trovare conclusione.
Distribuito da Nexo Digital e Cinema srl, Bolshoi Babylon ha avuto come regista Nick Read, conosciuto per la realizzazione di documentari di grande successo, spesso realizzati in luoghi difficili o pericolosi. Tra questi vi sono documentari girati nelle carceri israeliane, nella zona verde di Baghdad e, più di recente, in un ospedale di Kabul. Nick ha lavorato in oltre 60 paesi e ricevuto importanti premi.
Mark Franchetti, produttore e co-regista del documentario, è il corrispondente del quotidiano Sunday Times a Mosca. Franchetti, che parla correntemente cinque lingue, ha vinto i premi British Press Awards destinati al migliore corrispondente estero per la copertura dell’assedio al teatro di Mosca, entrando due volte all’interno dell’edificio durante la crisi con gli ostaggi per intervistare i terroristi. Si è occupato in diverse occasioni della Russia e dell’ex Unione Sovietica, dei conflitti in Cecenia, Kosovo, Iraq, Afghanistan e Georgia.
L’elenco dei cinema dove sarà proiettato Bolshoi Babylon è consultabile sul sito www.nexodigital.it