La Tate Modern di Londra presenta, dal 23 novembre al 2 aprile 2018, una interessante mostra dedicata a Modigliani. L’esposizione riunisce circa 100 opere tra iconici ritratti e sculture.
Un’intera sezione è dedicata ai nudi di Modigliani, probabilmente tra le opere più note e provocatorie dell’artista. In queste straordinarie tele, Modigliani inventò nuove sconvolgenti composizioni, che modernizzarono la pittura figurativa. Tra i dipinti Seated Nude (Nudo, 1917) proveniente dal Royal Museum of Fine Arts di Anversa, e Reclining Nude (Nudo disteso, 1919 ca), dal Museum of Modern Art di New York.
La mostra inizia con l’arrivo dell’artista a Parigi, dove ha la possibilità di esplorare gli ambienti creativi e gli elementi della cultura popolare, spunti fondamentali per la sua vita e il suo lavoro. Ispirandosi all’arte di Paul Cézanne, di Henri Toulouse-Lautrec e di Pablo Picasso, Modigliani inizia a sperimentare e sviluppare un proprio e ben distinguibile linguaggio visivo, già percepibile nelle sue prime tele, come Bust of a Young Woman (Busto di giovane donna, 1908) e The Beggars of Leghorn (Il mendicante di Livorno, 1909).
La sua cerchia di amici comprendeva poeti, mercanti, scrittori e musicisti, molti dei quali posarono per i suoi i ritratti, come ad esempio Diego Rivera, Juan Gris e Jean Cocteau. La mostra rivaluta anche il ruolo delle donne nella pratica artistica di Modigliani, in particolare quello della poetessa e scrittrice Beatrice Hastings, che viene presentata non solo come musa dell’artista, ma come figura centrale del panorama culturale di quel tempo.
L’esposizione mette in mostra eccezionali esempi di scultura meno conosciuti, riunendo un importante numero di Teste realizzate prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
La mostra termina con alcuni dei più noti e intimi ritratti realizzati da Modigliani. I suoi amici e le sue amanti hanno fornito all’artista livornese un costante sostegno finanziario ed emotivo durante tutta la sua turbolenta vita, posando anche come modelli. Tra questi vi è il suo caro amico e gallerista Léopold Zborowski, e le sue compagne Hanka e Jeanne Hébuterne.
La retrospettiva è curata da Nancy Ireson e Simonetta Fratelli, con Emma Lewis.
I visitatori potranno godere all’interno della mostra di una nuova esperienza in realtà virtuale, che permette loro di avvicinarsi in modo eccezionale al mondo dell’artista, comprendendone al meglio la vita e l’arte.
La mostra è accompagnata da un catalogo completamente illustrato, realizzato da Tate Publishing, e da una serie di eventi organizzati nella galleria.