Il cammino dell’Umanità sul pianeta Terra nel corso di una storia plurimillenaria è il tema della mostra che, dal 16 novembre 2017 al 19 febbraio 2018, è aperta al pubblico a Palazzo Madama di Torino.
L’esposizione, dal titolo ” Odissee. Diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi”, presenta un centinaio di opere provenienti dalle raccolte di Palazzo Madama e da vari musei del territorio e nazionali: dipinti, sculture, ceramiche antiche, reperti etnografici e archeologici, oreficerie longobarde e gote, metalli ageminati e miniature indiane, armi e armature, avori, libri antichi, strumenti scientifici e musicali, carte geografiche, vetri, argenti ebraici e tessuti.
Il percorso si articola in dodici sezioni: la preistoria; i viaggi mitologici di Ulisse ed Enea; la Diaspora ebraica; l’espansione dell’impero Romano; le cosiddette invasioni Barbariche; l’espansione Islamica; le Crociate; i Pellegrinaggi; le Esplorazioni; le Colonizzazioni; l’emigrazione europea verso le Americhe tra milleottocento e inizio ‘900; le migrazioni contemporanee. In mostra, anche, le grandi carte geografiche elaborate appositamente da Libreria Geografica che pubblica anche il catalogo.
Odissee prende il via dal lento processo di diffusione della specie umana sulla Terra iniziato 60-70.000 anni fa dall’Africa verso gli altri continenti, e prosegue grazie a un impulso innato all’esplorazione ben rappresentato nei racconti dell’Odissea.
Dopo un focus sulla diaspora ebraica, dall’antichità al XIX secolo d.C., il tema del viaggio è analizzato rivolgendo lo sguardo alla rapida espansione dell’Impero Romano lungo le vie consolari, che viene poi messo a confronto con le contrastanti “invasioni” delle popolazioni germaniche e asiatiche in arrivo da Ovest verso Sud. In seguito alle quali, dal IV secolo d.C., avviene una profonda trasformazione del tessuto istituzionale e sociale dell’impero romano, fino alla sua repentina disgregazione. Alcuni reperti di arte ostrogota e longobarda rinvenuti in territorio piemontese testimoniano l’immissione di tradizioni e stili di vita nuovi che contribuirono nei secoli a definire progressivamente l’identità europea.
Momento cruciale è il confronto tra la grande tradizione della cultura islamica e le élites europee avvenuto con le Crociate, germe di parallelismi anche culturali e figurativi. Comune a tutti i tempi e a tutte le religioni è la pratica del pellegrinaggio, che porta ogni anno milioni di persone a spostarsi, solitarie o in massa alla ricerca di un contatto più diretto con il sacro.
Il racconto prosegue con i viaggi di esplorazione verso l’Africa, alla ricerca di una possibilità di circumnavigare il globo verso Oriente e verso Occidente, che portarono alla scoperta dell’America e successivamente a una politica di colonizzazione di nuovi territori da parte delle potenze europee.
Gli oggetti in vetro provenienti dal Museo dell’arte vetraria di Altare (Savona) e un pianoforte meccanico di inizio Novecento dal Musée Savoisien di Chambéry sono invece gli emblemi di quell’emigrazione di cittadini italiani che tra Otto e Novecento si spostarono in Francia e in Sud America in cerca di un futuro migliore portando con sé competenze professionali importanti per lo sviluppo economico e culturale dei loro Paesi d’adozione.
Il percorso si conclude con un accenno alle migrazioni di oggi, emblematicamente rappresentate da un’opera dell’artista contemporaneo Michelangelo Pistoletto intitolata Love Difference che raffigura il bacino del Mar Mediterraneo sullo sfondo di una bandiera immaginaria.
Al centro dell’allestimento si libra un’antica Piroga di Panama proveniente dai depositi del Museo civico di Arte Antica di Palazzo Madama, che qui assurge ad emblema del viaggio nei secoli.