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Vittorio Gregotti, al PAC di Milano una mostra per i suoi 90 anni

Vittorio Gregotti - Sede dell’Università degli Studi della Calabria, Rende (Cosenza), 1973-1979 - Scorcio dell’aula consolidata del Dipartimento di Chimica
Vittorio Gregotti – Sede dell’Università degli Studi della Calabria, Rende (Cosenza), 1973-1979 – Scorcio dell’aula consolidata del Dipartimento di Chimica

Celebra la carriera del grande architetto italiano Vittorio Gregotti, in occasione dei novant’anni, la mostra antologica che dal 20 dicembre 2017 all’11 febbraio 2018 è aperta al pubblico al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.

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L’esposizione, curata da Guido Morpurgo con allestimento progettato dallo Studio Cerri e Associati, racconta l’ampia attività di Vittorio Gregotti e quella del suo studio in oltre sessant’anni di progetti in Italia e all’estero.

«Con questa mostra il PAC cerca di approfondire il tema dell’identità della città e del possibile e doveroso dialogo fra memoria e attualità – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno -. Milano infatti sta attraversando una fase di cambiamento, con importanti progetti di trasformazione urbana; come in ogni fase di sviluppo, è necessario disporre di un supplemento di consapevolezza e di riflessione sulle ragioni del cambiamento e sui suoi percorsi».

Il titolo della mostra stabilisce un ideale continuità con il “Territorio dell’architettura”, programmatico titolo del primo libro di Vittorio Gregotti pubblicato nel 1966, e il percorso si apre infatti con una rassegna di libri e riviste che ricostruisce il vasto panorama delle pubblicazioni prodotte da Gregotti e dallo studio nel corso del tempo, per poi proseguire con una selezione di progetti che restituisce il progetto integrale di Gregotti Associati.

Lo sviluppo del complessivo progetto dello studio Gregotti – documentato nella mostra con 60 disegni e 40 modelli originali in scala, oltre a 700 tra riproduzioni e fotografie – prende avvio dalle ultime opere per recuperare a ritroso il legame ideale con quelle degli anni ’50. Nuove direzioni si sviluppano poi negli anni ’70 con i progetti per il quartiere ZEN, le università di Firenze, della Calabria e di Palermo, seguite dai concorsi e i progetti per le città europee degli anni ’80. Nell’ultimo decennio si confronta infine con il tema delle rifondazione urbana in Africa e in particolare Cina, con la realizzazione della nuova città di Pujiang, vicino a Shanghai.

La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Skira, è promossa dal Comune di Milano – Cultura ed è prodotta dal PAC di Milano e da Silvana Editoriale.
L’esposizione inaugura una nuova linea di programmazione con la quale il Padiglione milanese, durante il periodo invernale, celebrerà i grandi maestri dell’architettura e del design italiani.

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