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Imola | Ricerche di stile. Gli Archivi Mazzini a Palazzo Tozzoni

Abiti, Mostra Ricerche di stile. Gli Archivi Mazzini a Palazzo Tozzoni
Abiti, Mostra Ricerche di stile. Gli Archivi Mazzini a Palazzo Tozzoni

Nella dimora settecentesca di Palazzo Tozzoni a Imola, dal primo dicembre fino al 28 febbraio 2018, è allestita la mostra “Ricerche di stile. Gli Archivi Mazzini a Palazzo Tozzoni”.

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In esposizione 150 abiti scelti e selezionati da Carla Marangoni e Attilio Mazzini degli Archivi di Ricerca Mazzini di Massa Lombarda, imponente raccolta di pezzi rappresentativi degli stili di moda che si sono succeduti negli ultimi ottanta anni e che raccoglie oltre 500.000 capi.

I vestiti in mostra, divisi in 11 sezioni, raccontano i processi creativi degli stilisti di moda che frequentano l’Archivio Mazzini, contestualizzandoli all’interno di un percorso pensato e curato dagli archivi stessi.

Apre la mostra l’abito “Delphos” di Fortuny (unico abito prestato da Venetia Studium srl) datato 1907 e voluto in mostra dall’Archivio Mazzini come punto di partenza del discorso sullo stile e sulla ricerca. Miyake, Fortuny, Jil Sander nell’elegante salone d’onore e i sontuosi abiti d’ispirazione etnica dai forti accostamenti cromatici di Romeo Gigli dialogano con i damaschi cremisi e le specchiere dorate dell’appartamento barocchetto; gli abiti scultorei e tridimensionali di Maurizio Galante abitano l’austero appartamento impero a fianco di mobili dai forti volumi; i voluminosi e leggeri vestiti da ballo di Dolce Gabbana e Jean Paul Gaultier spiccano nella sala da musica dell’appartamento Impero, mentre i famosi corpetti di questi grandi stilisti ispirati alla biancheria intima sono esposti tra gli oggetti per l’igiene personale appartenuti agli antichi abitanti del palazzo.

La luminosa loggia attraverso cui la natura entra nel palazzo ospita la moda floreale tra cui spiccano capi unici come il costume da bagno anni Cinquanta di Schiapparelli; la cucina, fucina di creatività gastronomica, ospita le creazioni di Issey Miyake che utilizza insoliti materiali normalmente non associati alla moda; infine i vestiti Stone Island ispirati a quelli in uso nel mondo del lavoro si affacciano dalle cantine del palazzo dove ancora si respira il profumo del vino. E in tutto il palazzo gli abiti di Valentino, Callaghan, Marni, Cappucci, Galliano, Versace, Prada, Margiela, Bolzoni, Watanabe, delle sorelle Fontana, Vivienne Westwood dialogano con gli spazi e ne condividono le suggestioni.

Il percorso continua nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, al Centro Gianni Isola che ospita gli abiti dell’Archivio Mazzini selezionati per la copertina dell’ultimo disco di Mina e Celentano “Le migliori” che ritrae un fotomontaggio in cui i due artisti si sdoppiano e posano con stravaganti abiti femminili. Accanto vi sono gli abiti di carta protagonisti delle pubblicità degli anni Sessanta. Al Cento Isola verrà inoltre proiettato un documentario di 20 minuti sulla realtà degli Archivi Mazzini, con la partecipazione dello stilista Romeo Gigli per la regia di Mauro Bartoli.

La mostra è patricinata dall’Istituto Beni Culturali Emila Romagna e dalla Soprintendenza Beni Artistici Emilia Romagna.

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