Partono i lavori di restauro della Basilica di San Lorenzo Maggiore, uno dei gioielli architettonici e artistici di Milano.
L’intervento riguarderà il risanamento conservativo della struttura, il restauro dei mosaici e degli affreschi della Cappella di Sant’Aquilino, valorizzati da un nuovo sistema d’illuminazione a led che ne faciliterà la lettura. La Soprintendente Antonella Ranaldi curerà il restauro.
Il programma di lavoro vedrà un preliminare risanamento di alcune porzioni delle coperture e degli intonaci interni di San Lorenzo e della cappella di Sant’Aquilino, mediante la deumidificazione delle murature.
Il fulcro dell’intervento ruoterà attorno al restauro dei mosaici, curato da Claudia Tedeschi. Questi capolavori anticamente impreziosivano le quattro pareti dell’atrio della cappella, raffigurando la Gerusalemme celeste. Le modeste porzioni che si sono conservate permettono di ricostruire l’organizzazione dell’intero ciclo musivo, distribuito su due registri, con figure a grandezza naturale dei patriarchi di Israele, degli apostoli e dei martiri, ciascuna inquadrata da pilastri dorati tempestati di gemme.
Nel registro superiore dell’atrio, sopra l’ingresso, sei iscrizioni conservano i nomi degli Apostoli Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Giacomo e Giuda, dei quali restano i piedi e i lembi inferiori delle vesti su fondo aureo.
Nell’aula ottagonale anche le nicchie e la porzione superiore delle pareti erano occupate da un ciclo musivo di cui sopravvivono però solo due scene nei catini delle nicchie semicircolari.
L’intervento valorizzerà non solo l’intero ciclo musivo, quanto il contesto dell’opera garantendo una nuova fruizione e godimento dell’architettura nella sua totalità.
A questo, si aggiungerà il risanamento degli intonaci, la restituzione di nuove cromie per consentire anche la rilettura dei vari registri che componevano il ciclo musivo, il tutto integrato e valorizzato da un adeguato aggiornamento dell’impianto d’illuminazione.
In parallelo, si opererà sul restauro delle superfici intonacate della basilica di San Lorenzo e della cappella di Sant’Aquilino. Grazie ad adeguati accostamenti ‘tono su tono’, sarà possibile ristabilire le giuste proporzioni del ciclo della “Città celeste”, ora quasi illeggibile a causa dell’assenza della contestualizzazione delle figure e per il deterioramento degli intonaci stessi.
Anche le antiche decorazioni pittoriche risalenti all’epoca della costruzione, contenuta in alcune parti della galleria superiore di Sant’Aquilino, saranno oggetto di restauro, così come la pulizia delle opere in pietra.
Il restauro della Basilica di San Lorenzo Maggiore è promosso dalla parrocchia di San Lorenzo Maggiore in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano, col contributo della Fondazione Cariplo e di TMC Pubblicità.