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Ritorna in Italia un cratere a calice realizzato nell’antica Paestum

Cratere a calice del IV sec. a.C.
Cratere a calice del IV sec. a.C.

Risale al IV secolo a.C. il vaso in ceramica che lo Speed Art Museum di Louisville (Stati Uniti) restituirà all’Italia.
Il ritorno di questo cratere a calice a figure rosse rientra in un accordo pluriennale tra il museo statunitense e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che avvia una fruttuosa collaborazione culturale.

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«La restituzione da parte dello Speed Art Museum di Louisville del cratere a calice a figure rosse proveniente da Paestum – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – permette il ritorno in Italia di un reperto che è parte del patrimonio culturale nazionale. Il prezioso calice, come sempre avvenuto in questa legislatura in simili casi, verrà al più presto destinato alla comunità da cui è stato sottratto».

Lo Speed  Art Museum ha proposto volontariamente il ritorno del reperto dopo aver ricevuto prove che ne suggeriscono lo scavo illecito e l’esportazione clandestina dall’Italia.

Il cratere a calice fu realizzato a Paestum, antica colonia greca nell’Italia meridionale, verso il 350-340 a.C., e raffigura Dionisio, il dio greco del vino e del teatro, adagiato su un triclinare mentre gioca una partita a cottabo.
Gli antichi greci utilizzavano simili crateri per miscelare il vino con l’acqua. Il termine “cratere a calice” si riferisce alla forma del vaso, che rassomiglia al calice aperto di un fiore.

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