” Human+. Il futuro della nostra specie” è il titolo della mostra che, dal 27 febbraio al primo luglio 2018, resterà aperta al pubblico a Palazzo delle Esposizioni di Roma.
L’esposizione, curata da Cathrine Kramer, esplora i potenziali percorsi futuri dell’umanità considerando le implicazioni delle tecnologie passate ed emergenti.
Il simbolo “+” in Human+ comporta un orientamento positivo per il futuro della nostra specie. Ma qual è questo orientamento? Per gran parte del Novecento, il progresso è stato misurato in base all’incremento di velocità ed efficienza ma tutto ciò ha avuto come effetto collaterale quello di renderci più grassi, più tristi e più stanchi. C’è bisogno di ridefinire il concetto di riuscita.
Il XXI secolo sarà caratterizzato dalla convergenza di settori come la biotecnologia, la robotica e l’intelligenza artificiale. Manipolazione di processi biologici, controllo di apparati meccanici e digitali, creazione di un’intelligenza non biologica al di sopra e al di là della comprensione umana.
Le opere in mostra ragionano sul modo in cui questi cambiamenti possono essere adottati e assimilati e artisti, designer e scienziati ipotizzano e immaginano molti futuri possibili.
Il percorso dell’esposizione è diviso in 5 sezioni: Capacità aumentate; Incontrare gli altri; Essere artefici del proprio ambiente; I limiti della vita; Umano, sovraumano?
La mostra è co-prodotta da Science Gallery e Centre de Cultura Contemporània de Barcelona.