Alla Reggia di Caserta, dal 28 marzo 2017 al 4 giugno 2018, resterà aperta al pubblico la mostra ” Kyle Thompson. Open Stage“, a cura di Gabriela Galati.
Il giovane star della fotografia statunitense si allontana dai sobborghi di Chicago, dov’è cresciuto, per andare alla scoperta di luoghi dove l’umano non è, o non è più, presente: case abbandonate, foreste vuote, fiumi, laghi.
La sua è una fotografia concettuale dove persone, spesso lui stesso, e luoghi concorrono a mettere in scena storie, situazioni apparenti, surreali, oniriche.
In questi contesti l’artista esplora, senza influenze esterne, le proprie emozioni e le sensazioni che quelle ambientazioni gli suscitano. Interviene sulla scena con acqua, fumo, effetti di luce e con oggetti della sua quotidianità o della sua storia.
«Musica, emozioni, qualsiasi cosa accada nella mia vita- afferma Kyle Thompson -, cerco di ispirarmi a tutto, raramente ricordo i miei sogni, ma ho scattato alcune foto basandomi sui sogni alcune volte».
E gli scatti di Kyle Thompson ci parlano di sogni, a volte incubi, ricordi e traumi infantili, sensazioni ed emozioni dal gusto malinconico e nostalgico, che vanno a sollecitare la parte più intima del nostro inconscio.
La ricerca di ambienti e di sensazioni lo ha poi spinto in molti altri contesti, sino a condurlo nell’est Europa, alla ricerca dei luoghi dei suoi antenati.
Le fotografie di Kyle Thompson sono in grado di lasciarci senza fiato. Nonostante la loro natura surreale, queste immagini – raccolte nel suo Somewhere Else – ci parlano di emozioni vicine e reali in cui è facile rivedersi, e così conoscersi e capirsi di più.
Per Caserta, Kyle Thomson ha dato vita ad un progetto specifico. La mostra ideata per la Reggia esplora – afferma la curatrice Gabriela Galati – «il contesto e l’ambiente che circondano le sue immagini».
«È così bello essere in grado di creare un momento che non è mai esistito – dichiara Kyle Thomson -. Qualcosa che è così reale, ma inventato. Puoi creare un momento che non è mai accaduto, ma che continua a vivere nel suo stesso stato immutabile, ed è una sensazione creativa che adoro».
La mostra è promossa dalla Reggia di Caserta in collaborazione con la galleria aA29 Project Room, Milano/Caserta e gode del patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.