È dedicata alle opere architettoniche di Alessandro e Francesco Mendini e il loro Atelier, in occasione di quasi 50 anni di collaborazione con Abet Laminati, la mostra che dal 12 aprile al 6 maggio 2018 resterà aperta al pubblico alla Triennale di Milano.
L’esposizione, dal titolo “ Atelier Mendini. Le Architetture”, raccoglie tutte le architetture pubbliche e private dell’Atelier attraverso 26 plastici in legno, che riproducono fedelmente altrettanti progetti,13 disegni, fotografie e video.
Il lungo percorso progettuale mostra quella che Peter Weiß descrive come «un’architettura che interpella direttamente le percezioni sensoriali attraverso la predilezione per i decori, per l’ornamento, per le superfici pittoriche come elementi stilistici di un’architettura poetica. Lo stile unico e la sua sensorialità creano ambienti incantati e la loro percezione visiva spalanca un mondo universale di progettazione».
Le Architetture sono i progetti che scaturiscono dalla lunga collaborazione e dal dialogo perfettamente sincronizzato dei fratelli Alessandro e Francesco che insieme dirigono il loro Atelier, come due abili direttori d’orchestra, conoscendo perfettamente lo spartito ,ma lasciando libertà di espressione ai loro compagni di squadra.
Una delle architetture che meglio cristallizza questo approccio al progetto è il Museo di Groningen, scelto come immagine simbolo della mostra: un’opera corale per la quale l’Atelier Mendini ha svolto il ruolo di responsabile del concettoe del progetto globale, ma per i progetti parziali vennero incaricati tre architetti: Michele De Lucchi, Philippe Starck e Coop Himmelb(l)aue l’artista Frank Stella. Gli stilemi e i decori mendiniani sono tutti presenti in questa opera, come la torre d’oro e come il motivo puntinistico della Poltrona Proust, realizzato in un formato gigante e prodotto in laminato MEG da Abet Laminati.
La mostra è un’esaltazione del colore, elemento fondamentale in tutti i progetti dell’Atelier, nelle cui architetture smussagli angoli, dinamizza le facciate o introduce un elemento di discontinuità in un contesto. I meravigliosi modelli in legno e metacrilato colpiscono per la ricchezza cromatica e per l’aspetto pittorico che caratterizza edifici come la Triennale di Incheon in Corea, o il Polo Natatorio Bruno Bianchi di Trieste, la cui facciata esterna riprende il decoro Proust e che sono stati realizzati con laminati Abet.
Per questa occasione ,l’Atelier Mendini ha disegnato il decoro Merletto che è stato prodotto in stampa digitale e che crea un filo conduttore grafico all’interno della mostra.
La mostra, a cura di Aldo Colonetti, è accompagnata da un catalogo edito da Electa.