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A Siena la mostra ” Josef and Anni Albers. Voyage inside a blind experience”

Istituto dei Ciechi di Milano, modello in legno per realizzare la matrice tattile dell’opera Red Meander di Anni Albers © Marco Rolando - Josef and Anni AlbersIl Santa Maria della Scala di Siena ospita, dal 6 aprile al 4 luglio 2018, l’esposizione ” Josef and Anni Albers. Voyage inside a blind experience “.

L’obiettivo del progetto è quello di creare una mostra d’arte temporanea, fruibile con pari interesse sia da soggetti normovedenti che da persone con disabilità visiva, in cui le opere sono accompagnate da speciali tecnologie in grado di offrire a tutti i tipi di pubblico suggestioni tattili e uditive.

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Josef Albers, pittore, designer, insegnante e teorico del colore, si è sempre interessato alle potenzialità dei materiali, lavorati e gestiti secondo una sperimentazione incessante e rigorosa. Anni Albers, tessitrice, pittrice e insegnante, fin dai primi anni di sperimentazione condotta sulla tessitura a telaio, capì le potenzialità espressive offerte dai tessuti e le assunse come punto di partenza per trasformare le stoffe in opere d’arte astratta.

Grazie alla Fondazione Albers sarà possibile toccare per la prima volta cinque opere originali di Josef and Anni Albers: Rail, un tessuto che Anni produsse ad uso commerciale negli anni ’50; Montanius III, una stampa a rilievo in cui Anni tenta di manipolare la forma; Intaglio DUO E, altra stampa effettuata senza inchiostro né colori ma solo esponendo le linee in rilievo; Homage to the Square e Color study per Homage to the Square, due opere non finite di Josef in cui si possono percepire i differenti spessori degli impasti, la stesura a spatola e le correzioni in gesso.

Il corridoio sensoriale – La sezione, posizionata all’ingresso della mostra, prevede la creazione di un corridoio buio in cui sarà favorita l’esplorazione tattile dei materiali usati da Josef and Anni Albers, stimolando i visitatori a riconoscerne caratteristiche e peculiarità attraverso il tatto. Il pubblico si potrà avvalere di un’audioguida che si attiverà automaticamente quando i visitatori si avvicineranno ai punti di interesse.

Per la visita sono state predisposte delle audioguide con un dispositivo che consente di esplorare con il tatto superfici tridimensionali a rilievo e di ricevere informazioni audio pertinenti e localizzate.

Un’intera sezione della mostra è dedicata all’ascolto e alla musica, che metterà in relazione le copertine disegnate da Josef Albers per la Command Records con le musiche contenute nei relativi vinili.

Nel percorso espositivo sarà possibile toccare dodici riproduzioni in resina delle opere in mostra, realizzate dall’Istituto dei ciechi di Milano alle quali si aggiungono le riproduzioni dei Matières e dei Paper folding, esercitazioni che Albers faceva fare agli allievi per stimolare la tecnica manuale e la creatività, riprodotte da Fritz Horstman.

Sarà ricreata una sperimentazione che Josef Albers descrisse nel suo testo Interazione del colore. In mostra saranno accostate, su un piano, tre vasche d’acqua a temperature diverse che permetteranno di sperimentare che la percezione tattile della temperatura può essere relativa così come la percezione visiva dei colori.

Il catalogo della mostra sarà completamente in braille con all’interno riproduzioni tattili in termorilievo, mentre il sito web, realizzato e certificato dall’Istituto dei Ciechi di Milano, potrà essere accessibile anche ai non vedenti. Tutte le didascalie in mostra, inoltre, saranno in braille.

Il progetto è nato grazie a una collaborazione internazionale tra il Santa Maria della Scala di Siena, il The Glucksman, University College Cork, il Museo di arte contemporanea di Zagabria, l’Istituto dei Ciechi di Milano e Atlante Servizi Culturali, che ne ha curato la realizzazione, ed è cofinanziato dal programma Europa Creativa 2014-2020 dell’Unione Europea.
La mostra, a cura di Gregorio Battistoni e Samuele Boncompagni, sarà ospitata in seguito in altre due sedi museali europee, presso il The Glucksman, University College Cork in Irlanda e al Muzej suvremene umjetnosti Zagreb, in Croazia.

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