Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita, dal 9 maggio al 22 luglio 2018, la mostra “L’italia di Magnum. Da Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin”.
L’esposizione, che celebra i settant’anni dalla fondazione dell’agenzia fotografica Magnum Photos, presenta 130 immagini di venti tra i più importanti maestri della fotografia del XX secolo, che raccontano la cronaca, la storia e il costume del nostro paese dal dopoguerra a oggi.
Il percorso si apre con un omaggio ad Henri Cartier-Bresson e al suo viaggio in Italia negli anni Trenta e prosegue con la serie di Robert Capa che restituisce l’immagine di un paese in rovina alla fine della seconda guerra mondiale e con quella di David Seymour che, nel 1947, documenta i turisti che tornano a visitare la Cappella Sistina.
Organizzata per decenni, la mostra continua con gli anni Cinquanta attraverso le immagini di Elliott Erwitt, che racconta con uno sguardo ironico Roma con le sue bellezze e le sue contraddizioni, di René Burri, che conduce lo spettatore all’interno della famosa mostra di Picasso a Palazzo Reale di Milano nel 1953 che ospitava Guernica, il capolavoro del maestro malagueño, e di Herbert List con gli scatti realizzati a Cinecittà, la “Hollywood sul Tevere”.
Gli anni Sessanta sono rivissuti attraverso le fotografie di Thomas Hoepker, Bruno Barbey ed Erich Lessing che presentano, rispettivamente, il trionfo di Cassius Clay alle Olimpiadi di Roma del 1960, l’enorme partecipazione popolare ai funerali di Palmiro Togliatti, le vacanze sulla riviera romagnola nel periodo del boom economico.
La Sicilia di Ferdinando Scianna apre la sezione degli anni Settanta, dove s’incontrano le immagini di Leonard Freed sul processo sociale che ha portato al referendum sul divorzio e di Raymond Depardon con la serie sui manicomi, nel momento storico che ha segnato l’introduzione nell’ordinamento italiano della legge Basaglia che ne decretava la chiusura.
Gli anni Ottanta vivono nel confronto tra le grandi fotografie di Martin Parr, che documentano la definitiva affermazione del turismo di massa nel nostro paese, tra bellezza dei luoghi e cattivo gusto dei visitatori, e quelle di Patrick Zachmann sulla camorra napoletana.
La contemporaneità, dagli anni Novanta al primo decennio del nuovo secolo, vive nel racconto di Alex Majoli sulle discoteche romagnole, di Thomas Dworzak sul G8 di Genova, di Peter Marlow sulla guerra nella ex Jugoslavia e di Chris Steele Perkins sulla “Clericus Cup”, il torneo di calcio tra religiosi.
Chiude idealmente la mostra Paolo Pellegrin con gli scatti realizzati alla folla assiepata in piazza San Pietro a Roma durante la veglia per la morte di Papa Giovanni Paolo II e a un barcone carico di migranti nel mar Mediterraneo.
La mostra L’italia di Magnum, patrocinata dal Comune di Milano, è curata da Walter Guadagnini, direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, ed è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana editoriale.