È dedicata al fotografo americano W. Eugene Smith (1918-1978), a cento anni dalla nascita, la mostra che dal 17 maggio al 16 settembre 2018 resterà aperta al pubblico alla Fondazione MAST di Bologna.
L’esposizione presenta una selezione ricca e significativa del lavoro su Pittsburgh (Pennsylvania, USA), che W. Eugene Smith ha realizzato a partire dal 1955, lasciandoci il ritratto grandioso e autentico di questa dinamica città americana al culmine del suo sviluppo economico e alcune delle immagini più profondamente umane nella storia della fotografia.
In mostra 170 stampe vintage provenienti dalla collezione del Carnegie Museum of Art di Pittsburgh sulla città e insieme sull’America degli anni cinquanta, tra luci, ombre e promesse di felicità e progresso.
Il progetto, considerato da Smith l’impresa più ambiziosa della propria carriera, segnò un momento di svolta nella vita professionale e personale del fotografo. A trentasei anni, dopo i successi e la notorietà ottenuti documentando come fotoreporter alcuni dei principali avvenimenti della seconda guerra mondiale per “Life”, Smith decise di chiudere con la rivista e con i mal tollerati vincoli imposti dai media per dedicarsi alla fotografia con una maggiore libertà espressiva.
Come spiega il curatore Urs Stahel, «W. Eugene Smith lottava per rappresentare l’assoluto. Ben lungi dall’accontentarsi di documentare il mondo, voleva catturare, afferrare, almeno in alcune immagini, niente di meno che l’essenza stessa della vita umana».
La mostra, dal titolo “W. Eugene Smith: Pittsburgh. Ritratto di una città industriale“, è curata da Urs Stahel ed è organizzata dalla Fondazione MAST in collaborazione con Carnegie Museum of Art, Pittsburgh.