Si guarda; poi tocca il cellulare. Si guarda ancora, ritocca il cellulare. Il selfie ė fatto, pronto per essere inviato, ma tentenna un attimo, un’altra foto, avrà pensato, perché no? Ancora un selfie. All’improvviso succede qualcosa, si perde il segnale e con esso l’immagine che scompare per un bug nella tecnologia. Restano gli altri selfie dalle luci stranianti, post reali, indici di una virtualità dell’io ed allo stesso tempo della sua liquefazione con la stessa velocità con cui si ė perso il segnale.
Scriviamo di Ilaria, titolo della foto vincitrice dell’ultima edizione del concorso Arte in luce alla Sapienza, scattata da Simona Isacchini e premiata dalla giuria per “la visione estetizzante dello strumento del selfie” definito “tecnologia del sé” e per il “contrappunto autoironico” degli aspetti negativi del digitale. Se usata in modo improprio, infatti, la tecnologia «può creare un muro – afferma Simona Isacchini – spersonalizzando gli individui».
Un’edizione ricca di qualità quella appena conclusa, dal tema Tra reale e virtuale: la società tecnologica di oggi.
Promosso ed organizzato dalla Fondazione Roma Sapienza allo scopo di dare visibilità alla creatività della comunità universitaria formata da studenti, personale tecnico amministrativo e docenti, il concorso Arte in luce alla Sapienza è diventato un’appuntamento fisso, che nel corso degli anni ha acquistato sempre più autorevolezza e credibilità.
«Le opere presentate rappresentano il riflesso delle trasformazioni del vivere quotidiano dovute all’utilizzo della tecnologia, fornendo interessanti interpretazioni degli sviluppi della così definita science-based society», sostiene il Prof. Antonello Folco Biagini, Presidente della Fondazione Roma Sapienza, che ha pensato per il 2018 un tema di stretta attualità sottolinenando come “la velocità di reperimento di informazioni, la predominanza di nuove forme di comunicazione scritta, la nascita di un nuovo linguaggio, una nuova forma di letteratura digitalizzata, la necessità di condivisione della quotidianità: sono tutti aspetti della nostra contemporaneità che sicuramente incidono sull’evoluzione dell’umanità del XXI secolo».
Un esempio calzante, tra i tanti, è l’opera di pittura realizzata da Stefano Cattolico, R_ALversusV_RTUAL, premiata nella sua categoria per l’individuazione di tematiche “del mondo virtuale in una chiave metafisica”. In essa si può notare “come il tentativo di collage con i tasti del computer interpreta l’idea di spazialità della nostra epoca con passaggi dal bidimensionale al tridimensionale”.
La premiazione si è tenuta nella sede del MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea all’interno del Palazzo del Rettorato dell’Università La Sapienza. Oltre al Presidente della Fondazione è intervenuto anche il Rettore Prof. Eugenio Gaudio che ha sempre sostenuto l’iniziativa ed in generale le attività della Fondazione.
«Trovo straordinario – ha dichiarato il Prof. Mario Morcellini, già Preside di Scienze della Comunicazione e Presidente della commissione Fotografia – che l’Università offra a tutti la garanzia protocollare del sapere istituzionale ed accanto riconosca espressioni estetiche espressive che altrimenti non troverebbero mai uno spazio di realizzazione».
Le opere presentate sono state valutate da due commissioni: Pittura e Fotografia. Della prima, coordinata dal Presidente Roberto Pasca di Magliano, hanno fatto parte Ettore De Conciliis, Rosa Maria Minucci, Carlo Musto D’Amore, Daniel Pommiel Vincelli, Luigi Tilocca, Stefano Valeri.
La commissione Fotografia è stata coordinata dal Presidente Mario Morcellini e composta da Giorgio De Camillis, Maria Grazia Gueli, Diego Pirozzolo, Daniel Pommier Vincelli, Stefania Sepulcri.
La segreteria organizzativa per entrambe le commissioni ė stata affidata a Francesca Pariti.
Diego Pirozzolo