Il Teatro alla Scala di Milano per festeggiare i 95 anni di Franco Zeffirelli riporta in scena uno dei suoi spettacoli leggendari. Viene, infatti, riproposto, dall’ 8 maggio al 3 giugno 2018, l’allestimento di Aida del 1963 con le scene dipinte da Lila De Nobili.
Uno spettacolo entrato nella storia grazie alla raffinata reinterpretazione di un Egitto immaginato attraverso le suggestioni pittoriche del Secondo Impero, ora ripreso da Marco Gandini.
Sul podio il Maestro Daniel Oren al suo debutto scaligero. Nato a Tel Aviv, Daniel Oren è Direttore Artistico del Teatro Verdi di Salerno per il quale dirige molti titoli nel corso della stagione operistica. È, inoltre, ospite regolare a Parigi, alla Royal Opera House e al Covent Garden di Londra, così come a Tel Aviv, Verona, Firenze, Madrid, Colonia e Barcellona. Tra gli impegni futuri si segnalano Macbeth a Tolosa, Lucia di Lammermoor a Madrid, La sonnambula e Aida a Pechino e La bohème al Teatro Massimo di Palermo.
Aida è Krassimira Stoyanova, al suo terzo ruolo verdiano alla Scala dopo Amelia e Elisabetta di Valois, e Radamès è Fabio Sartori.
Come Amneris ritorna Violeta Urmana, già protagonista dell’Aida inaugurale della Stagione 2006-2007 diretta da Riccardo Chailly, mentre Amonasro è George Gagnidze.
Il Coro, il Corpo di Ballo e l‘Orchestra sono del Teatro alla Scala. Maestro del Coro è Bruno Casoni.
Aida è una delle opere più famose di Verdi; ha una grande forza profetica segnando nel percorso verdiano un’importante svolta rispetto alle opere precedenti. Occupa il terzultimo posto nella cronologia teatrale e per molto tempo ad alcuni sembrò addirittura che fosse l’ultima, sennonché Otello (1887) e Falstaff (1893) irruppero stupefacenti in scena dopo un lungo silenzio.
La gestazione dell’opera fu piuttosto complessa, anzi all’inizio si registrò un rifiuto quando Isma’il Pascià, Chedivè d’Egitto, grande ammiratore di Verdi, gli commissionò, offrendo un lauto compenso, un inno per celebrare l’apertura del Canale di Suez (1868). “No”, rispose Verdi, non era disposto a scrivere musica d’occasione. Il Viceré non desistette. Dopo un secondo rifiuto, Verdi si decise ad accettare, grazie soprattutto all’intervento di Camille Du Locle – già coautore per il libretto di Don Carlos e direttore dell’Opéra-Comique di Parigi – in quanto ebbe un decisivo ruolo di intermediario, presentando a Verdi un soggetto a carattere egiziano di Auguste Mariette, famoso egittologo francese, uomo di fiducia del Viceré. Il soggetto revisionato da Verdi e da Du Locle fu poi trasmesso a Ghislanzoni per la trasformazione in libretto in versi e finalmente Aida andò in scena al Khediviale dell’Opera del Cairo il 24 dicembre 1871. Verdi però non era là. Era invece presente con la sua supervisione alla prima europea assoluta alla Scala, l’ 8 febbraio 1872.
Aida, dunque, da 147 anni avanza trionfalmente nel mondo della musica attraversando i teatri più prestigiosi di tutto il mondo.
Il capolavoro di Verdi ritorna ora alla Scala per rendere omaggio a Franco Zeffirelli, tra i più grandi registi del nostro tempo.
Dopo la prima rappresentazione, in programma martedì 8 maggio 2018 alle ore 20.00, Aida andrà in scena sabato 12 maggio 2018 alle ore 20.00 (fuori abbonamento), martedì 15 maggio 2018 alle ore 20.00 (turno M), venerdì 18 maggio 2018 alle ore 20.00 (turno O), mercoledì 23 maggio 2018 alle ore 19.30 (fuori abbonamento), giovedì 31 maggio 2018 alle ore 20.00 (fuori abbonamento), domenica 3 giugno 2018 alle ore 20.00 (ScalAperta).