Si è concluso il restauro della “ Casa degli Artisti ” di Milano, che torna ad essere centro vitale dell’arte e della cultur, un luogo dove gli artisti di tutto il mondo potranno lavorare, farsi conoscere, creare reti e sinergie, fare nuove esperienze.
L’edificio restaurato avrà la stessa funzione per cui è stato costruito: quella di casa degli artisti, con grandi atelier dove lavorare e spazi espositivi aperti al pubblico. Al piano terreno, che sarà sempre aperto al pubblico, sarà inoltre possibile organizzare eventi, mostre, allestimenti.
«Con il recupero della Casa degli Artisti – dichiara Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano –, oltre 1.200 metri quadrati di superficie torneranno a vivere di arte, consentendo a Milano di valorizzare così il proprio passato, perpetuando la sua naturale vocazione alla cultura e ridando vita e funzione pubblica ad un edificio di grande pregio architettonico, che rimarrà luogo significativo del patrimonio urbano della città».
Progettata nel 1909 e concepita dai mecenati fratelli Bogani, come edificio «ad uso esclusivo di laboratori artistici» per scultori, pittori e fotografi residenti nella zona di Brera, la Casa degli Artisti è una testimonianza di mecenatismo culturale unica a Milano e rarissima in Europa. Costruita tra il 1910 ed il 1911 all’incrocio tra corso Garibaldi e via Tommaso da Cazzaniga, la Casa degli Artisti precorre l’architettura razionalista e diventa presto ritrovo di Bohèmien e Scapigliati milanesi. Dal dopoguerra fino ai giorni nostri, l’immobile ha subito un costante degrado fino a diventare inagibile. È nel 2015 che inizia la rinascita con gli interventi realizzati a scomputo oneri da parte de La Ducale SpA per conto del Comune di Milano.
La palazzina, costituita da tre piani fuori terra, più tre ampi terrazzi, vedrà al pianterreno un’area aperta al pubblico e un ampio coffee shop che si estenderà anche all’esterno, attraverso una pensilina coperta che affaccia sul piccolo giardino segreto oggi curato dal WWF.