Torna, dal 4 al 12 agosto 2018 a Cervinia e Valtournanche, la XXI edizione Cervino CineMountain, la rassegna internazionale di film di montagna più alta d’Europa.
Protagoniste saranno le storie, le avventure, e le emozioni a tutto tondo con le pellicole in lizza per il Grand Prix des Festivals – Conseil della Vallée.
Tra i primi grandi ospiti: Claudio Chiappucci, uno scalatore sulle due ruote, capace di mangiarsi vette e avversari sulle pendenze più estreme. Vincitore di una Milano-Sanremo, tre tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia, Chiappucci è nell’immaginario collettivo del ciclismo nazionale “l’uomo in salita”, quello che metteva sui pedali coraggio, passione e l’infinita capacità di sopportare enormi fatiche. Racconterà il cielo attraverso i pedali, tra salite gloriose e salite infernali.
Mare e montagna, la forza degli elementi e le grandi avventure in solitaria sono le protagoniste dell’incontro tra Giovanni Soldini, il più grande navigatore in solitario italiano, ed Hervé Barmasse, enfant du pays e tra i massimi interpreti mondiali dell’alpinismo.
Partito dall’Afghanistan insieme alla sua capra, un pastore afgano arriva in Italia per cercare asilo: è una storia realmente accaduta nel 2011 e raccontata dal cortometraggio Magic Alps, di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, con il patrocinio di Amnesty International Italia, unico corto italiano in concorso al Clermont-Ferrand 2018. Protagonisti del film sono Hassan El Aouni, il pastore, e Giovanni Storti, nei panni del funzionario di un centro d’accoglienza che deve gestire il primo caso di animale giunto in Italia come “rifugiato”. Un film che tratta in maniera ironica ma intelligente il tema dell’immigrazione e delle politiche sui flussi migratori concentrandosi sulle storie paradossali dei personaggi alle prese con sfide burocratiche e sociali.
E ancora spazio per il grande alpinisimo con Maurizio “Manolo” Zanolla e Kurt Diemberg, ma anche alla corsa infernale dei centinaia di “pazzi” che ogni anno affrontano i 330 km del Tor des Géants, sulle alte vie della Valle d’Aosta. Tra verità e leggenda, sfidando il sonno e le allucinazioni, dalle voci dei protagonisti le loro storie come non le hanno mai raccontate prima, i segreti di una delle sfide più intense del mondo, di corsa notte e giorno tra le vette alpine.
Le 13 pellicole in concorso per il Grand Prix des Festivals – Conseil della Vallée. La montagna è raccontata in tutte le sue innumerevoli declinazioni: etnografiche, sociali, ambientali, antropologiche, naturalistiche, spirituali, sportive.
In programma, le imprese dei protagonisti dell’alpinismo mondiale tra successi e fallimenti (Dhaulagiri, ascenso a la montaña blanca, di Guillermo Glass e Cristián Harbaruk, Dirtbag: the legend of Fred Beckey, di Dave O’leske, Liv along the way, di Anthony Bonello e Mike Douglas, Magnetic Mountains, di Steve Wakeford, Still Alive – Drama Am Mount Kenya, esordio alla regia di Reinhold Messner con Hans-Peter Stauber); le storie di piccoli uomini alla scoperta della montagna o alla ricerca di se stessi (Becoming who i was, di Chang-yong Moon e Jin Jeon, Dessine-moi un chamois, di Erik Lapied e Véronique Lapied); la natura, i cambiamenti climatici e le grandi sfide agli elementi (Hadwin’s judgement, di Sasha Snow, Into twin galaxies – A Greenland Epic, di Jochen Schmoll, Islands in time – A wildlife odyssey – Born of fire, di Matt Hamilton, The white maze, di Matthias Mayr); la montagna vissuta quotidianamente, con duro lavoro solitario e minuzioso, fra tradizione e modernità (The last ice hunters, di Jure Breceljnik e Rožle Bregar), le sfide personali e sociali superate attraverso il legame con la natura (Señorita Maria, la falda de la montaña, di Ruben Mendoza)