A Milano, da mercoledì 4 luglio 2018 va in scena al Teatro alla Scala L’elisir d’amore per i bambini, nuovo titolo del Progetto Grandi spettacoli per Piccoli.
Firmato, come Il barbiere di Siviglia per i bambini, dal regista Grischa Asagaroff con scene e costumi di Luigi Perego, L’elisir d’amore andrà in scena per 29 recite fino al mese di marzo 2019, sotto la direzione musicale di Pietro Mianiti. Asagaroff e Perego hanno concepito per questa produzione una scenografia allegra e originale che colloca la vicenda sul tram n. 1 che passa davanti al Teatro in Piazza della Scala.
Il nome di Donizetti va quindi ad aggiungersi ai nomi di Rossini e Mozart in quello che si può iniziare a considerare un nuovo originale catalogo di opere, che si è rivelato anche un’occasione per scoprire nuove voci cresciute in seno all’Accademia e ha confermato talenti emergenti della direzione d’orchestra come Maxime Pascal (che ha diretto nel 2014 il primo titolo del Progetto, La Cenerentola) o Michele Gamba (alla direzione de Il ratto dal serraglio nel 2016) che il Teatro ha scritturato anche per la Stagione 2018-2019 “dei grandi” affidandogli rispettivamente Quartett di Luca Francesconi con la regia di Alex Ollé e L’elisir d’amore con la regia dello stesso Grischa Asagaroff.
L’elisir d’amore, che impegna gran parte degli allievi del Dipartimento Musica della Scuola del Teatro – cantanti, orchestra e maestri collaboratori – registra anche il coinvolgimento di molti allievi del Dipartimento Palcoscenico-Laboratori.
Le date:
Mercoledì 4 luglio 2018 – ore 15.00;
venerdì 6 luglio 2018 – ore 11.00;
martedì 10 luglio 2018 – ore 11.00 e ore 15.00.
L’edizione per giovanissimi spettatori accorciata da Alexander Krampe, con le narrazioni in versi di Stefano Guizzi, conserva il patrimonio di melodie orecchiabili, ora brillanti ora malinconiche – come “Una furtiva lagrima” – per cui è conosciuto il capolavoro di Donizetti. Sono state eliminate molte ripetizioni tra i quali vi sarà qualche futuro appassionato d’opera. Sono però lasciati molti dei recitativi, perché i bambini si abituino anche a questa forma di canto. Il “Melodramma giocoso” viene pertanto offerto all’ascolto nella sua varietà, rispettosa dell’originale impianto narrativo, e non in una semplice selezione di arie. Anche se alcuni cori sono stati tagliati (mentre altri vengono intonati dal gruppo dei solisti), vi sono numerosi passi, con duetti e scene d’insieme, che abitueranno il pubblico infantile al vivace linguaggio polifonico dell’opera buffa.