“Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte” è il titolo della mostra che fino al 24 febbraio 2019 è aperta al pubblico negli spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane, Reggia di Venaria (Torino).
L’esposizione, curata da Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti e Stefano Fassone, presenta tanti modelli di motociclette che evocano film leggendari, come il chopper di Easy Rider, la Triumph Bonneville che Steve McQueen guidava ne il selvaggio. Oppure i bolidi da gran premio, la MV Agusta di Giacomo Agostini, la Yamaha di Valentino Rossi e la Ducati di Casey Stoner.
Altri veicoli fanno un tutt’uno con il viaggio e l’avventura: la mitica Vespa di Bettinelli che ha percorso 24.000 km da Roma a Saigon, le special che hanno attraversato il deserto di sabbia della Parigi-Dakar, e ancora enduro, trial, nastri d’asfalto.
Oltre cinquanta modelli di moto dialogano con opere d’arte contemporanea, tra riferimenti espliciti e suggestioni indirette. Tra i nomi degli artisti, Antonio Ligabue con l’Autoritratto sulla moto (1953), Mario Merz con Ac-celerazione=sogno (storica installazione esposta i diversi musei a partire dal 1972), Pino Pascali con 9mq di pozzanghere realizzati nel 1967 un anno prima della morte.
E ancora: Alighiero Boetti, Rosso Guzzi e Rosso Gilera (1971), la grande scultura Vejo di Giuliano Vangi (2010), le fotografie inedite di Gianni Piacentino High Speed Memories (1971-1976) che testimoniano la sua attività nelle corse in sidecar e la scultura Self Portrait Race (1991-1993). Autentica chicca sono i dipinti di Paul Simonon, ex bassista dei Clash, appassionato collezionista di moto.
Nove le sezioni in cui si sviluppa il racconto: Stile forma e design italiano; Il Giappone e la tecnologia; Mal d’Africa; La velocità; Sì viaggiare; London Calling; Il Mito americano; Terra, Fango, Libertà; La moto e il cinema.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books con testi dei curatori, i contributi di Alessandra Castellani, Franco Daudo, Pietro Grossi, Giorgio Sarti, Ted Simon, le interviste di Tim Marlow a Paul Simonon e quelle di Moreno Pisto ai campioni Valentino Rossi e Giacomo Agostini.