In occasione del centenario della nascita di Nelson Mandela, è stata allestita a Milano, sotto i Portici della Rotonda di via Besana, dal 15 al 28 ottobre 2018, la mostra “Ubuntu – I am because we are: 150 manifesti per la solidarietà”.
La mostra, che, come suggerisce il titolo, presenta 150 manifesti, è promossa da MUBA – Museo dei Bambini Milano in collaborazione con il Comune di Milano-Cultura, ed è ideata da Armando Milani, grafico milanese di fama internazionale.
«Quando ho udito la parola Ubuntu ne sono rimasto subito affascinato per il suo suono esotico e per il suo significato – racconta Armando Milani -. È una parola sudafricana del popolo Buntu usata spesso da Nelson Mandela nei suoi discorsi sulla fratellanza e la pace. Significa umanità verso gli altri, dialogo, condivisione, rispetto e tolleranza. “Io sono perché noi siamo”».
Il desiderio di trasmettere attraverso il linguaggio della grafica e del disegno questo senso di comunanza e fratellanza ha inizialmente portato il noto grafico a sviluppare alcuni poster e, in seguito, ad invitare designer professionisti, studenti e bambini da tutto il mondo a realizzare a loro volta un manifesto ispirato alla parola Ubuntu. Ne è nata la raccolta che ora viene presentata al pubblico.
La sede ospitante prescelta ha un forte valore simbolico per la mostra stessa. Lo storico monumento è infatti oggi sede di MUBA – Museo dei Bambini Milano, uno dei più apprezzati centri culturali della città e a sua volta promotore dell’iniziativa. «Nelson Mandela sosteneva che l’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo – afferma Elena Dondina, Presidente di Fondazione MUBA -. Noi come Museo dei Bambini di Milano cerchiamo quotidianamente di seguire tale insegnamento, cercando di promuovere progetti culturali che contribuiscano ad educare e preparare al meglio le future generazioni.»
«Promuovere simili manifestazioni, che vedono come in questo caso un importante contribuito dai più piccoli – prosegue Elena Dondina – significa continuare a tenere sempre alta la soglia di attenzione su temi fondamentali che ci riguardano tutti, nessuno escluso.»
«In una sintesi efficace e immaginifica questa mostra invita a riflettere su un tema di solidarietà e condivisione attraverso una forma di comunicazione che vada oltre il segno grafico dell’alfabeto – dichiara Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano – caricando di senso un’immagine per raggiungere i più diversi pubblici, adulti ma non solo, in uno spazio dedicato all’infanzia qual è il MUBA». E prosegue affermando che «Così l’espressione Ubuntu diventa un prisma che riflette il suo significato attraverso molteplici rappresentazioni, è la rete di relazioni di aiuto che una comunità può attivare per non lasciare nessuno da solo; è la condivisione di un progetto; è la capacità di coesistere grazie al dialogo; è il prendersi cura che permette la crescita, nel rispetto, nella tolleranza reciproca nell’accettazione dell’individualità all’interno della complessità dell’umanità.»
“Ubuntu – I am because we are: 150 manifesti per la solidarietà” vede anche il prezioso contributo di Yoko Ono, artista di fama internazionale e compagna di John Lennon, che ha concesso in via del tutto eccezionale la possibilità di utilizzare le parole di Imagine e il volto dell’ex Beatles per una delle opere in mostra.
Imagine è universalmente considerata una delle più belle canzoni della storia della musica, le cui strofe, portatrici di un forte messaggio di pace e fratellanza, corrispondono e riflettono a pieno l’umanità del concetto di Ubuntu di Nelson Mandela.
Due icone del XX secolo s’incontrano qui, anche se solo su carta e sul medesimo manifesto, ricordando ai visitatori della mostra come sia fondamentale cercare di dare sempre il proprio contributo per rendere il mondo un posto migliore.
L’iniziativa, promossa dal MUBA, è sostenuta e resa possibile grazie al supporto della Società Umanitaria, istituzione milanese impegnata nel sociale, e dal Municipio 1 Milano. La mostra ha ottenuto il patrocinio del Consolato Generale del Sudafrica, quello dell’Alliance Graphique Internationale e dell’Aiap – Associazione italiana design della comunicazione visiva.