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La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria

Paolo Senni, Mogliano Veneto. Lo schieramento della 21a Compagnia di Milizia Territoriale di fronte a Villa Stucky. Nel cartello sono visibili l'emblema dell'unità e la scritta "Batteria Mogliano Est"., Fotografia, 1915, Collocazione: Archivio fotografico Paolo Senni, 1915, foto 22, © Paolo Senni Guidotti Magnani - La Grande Guerra
Paolo Senni, Mogliano Veneto. Lo schieramento della 21a Compagnia di Milizia Territoriale di fronte a Villa Stucky. Nel cartello sono visibili l’emblema dell’unità e la scritta “Batteria Mogliano Est”., Fotografia, 1915, Collocazione: Archivio fotografico Paolo Senni, 1915, foto 22, © Paolo Senni Guidotti Magnani

Guerra illustrata, guerra vissuta. La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria” è il titolo della mostra che, dal 20 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019, resterà aperta al pubblico presso il Museo civico del Risorgimento di Bologna.

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L’esposizione presenta i risultati del progetto “La Grande Guerra a Bologna tra Storia e Memoria” finalizzato all’implementazione del portale www.storiaememoriadibologna.it per creare e rendere accessibile, in forma unitaria, una memoria collettiva, cittadina e nazionale sugli avvenimenti legati al primo conflitto mondiale, con particolare riferimento alla memoria dei caduti bolognesi.

L’iniziativa, a cura di Mirtide Gavelli e Roberto Martorelli, intende porsi come un momento di conoscenza e promozione del lavoro di digitalizzazione di fonti documentarie e memorialistiche di diversa natura svolto tra il 2015 e il 2018, attraverso l’esposizione al pubblico di alcuni dei più rilevanti documenti appartenenti a un patrimonio ancora poco conosciuto e in alcuni casi del tutto inedito.

Sulle pareti della sala una selezione di manifesti di propaganda dei prestiti nazionali, recentemente restaurati, rievocano ciò che i nostri antenati potevano vedere sui muri di Bologna e delle altre città italiane ed europee.

Nelle vetrine sono esposti documenti e cimeli originali relativi alla città di Bologna. Tra questi, documenti e fotografie provenienti da archivi pubblici e privati, compresi quelli donati dalle famiglie di Nazario Sauro ed altri eroi della Guerra; memorie del “Pantheon dei caduti illustri” creato all’interno della scuola Laura Bassi negli anni del conflitto; documenti dell’Ufficio per notizie alle famiglie dei militari, la grande esperienza prima bolognese poi nazionale di volontariato femminile; i numerosi ritratti dei caduti rinvenuti nel corso dei lavori.

In mostra di un totem che consente di esplorare la ricostruzione virtuale in 3D del grandioso Lapidario della Basilica di Santo Stefano, così come si presentava nell’anno dell’inaugurazione (1925): con i nomi dei 2.536 caduti della città di Bologna incisi nelle 64 lapidi poste all’interno del chiostro.

La mostra è inoltre parte di ‘EnERgie Diffuse – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità’, iniziativa della Regione Emilia-Romagna che celebra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

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