Negli spazi della Galleria Studio02 di Cremona, venerdì 12 ottobre alle ore 18,30, sarà inaugurata la mostra “La macchina smontabile”.
L’esposizione, promossa dall’Associazione culturale CAMPO e curata da Emanuele Tira, presenta opere di Stefano Boccalini, Brunivo Buttarelli, Valeria Di Sabato, Ettore Favini, Ottavia Fiameni, Daniela Gorla, Simone Pellegrini, Marko Tadić, Luca Vitone, Dania Zanotto.
“[…] Un’enorme, complicatissima Macchina Smontabile, con l’optional del Grande Ingegnere” scrive Guido Casa definendo l’Universo. Ispirandosi a questa visione contemporanea del mondo, Emanuele Tira ha realizzato una mostra che mira a sensibilizzare lo spettatore in merito alle tematiche ecologiche attraverso il mezzo artistico e a ri-formare il sistema di comunicazione attraverso l’arte.
Le opere creano un nuovo dialogo, che è punto di partenza – catartico – per meditare sull’epoca geologica attuale: Antropocene. Questa è l’era del dominio delle attività umane sulla Terra, in cui si ravvede il motore principe delle modifiche climatiche, territoriali e strutturali.
I pannelli introduttivi all’esposizione ripercorrono con spirito cronistico gli avvenimenti di maggior rilievo per la storia umana dalla Rivoluzione Industriale (XVIII secolo) ai giorni nostri, per poi dare spazio ai punti di vista degli artisti presentati in mostra.
Una riflessione che impone la dichiarazione di presa visione del nesso tra l’incrementata frequenza, a partire dagli anni Cinquanta, di quelli che vengono definiti disastri naturali e la colpa dell’uomo: l’incuria per l’ecosistema e l’inconsistenza della soluzione proposta.
Attraverso percorsi diversi, le opere in mostra pongono all’attenzione di tutti la volontà di tornare al concetto espresso da M. Merleau-Ponty: “La natura è il primordiale, cioè il non-costruito, il non-istituito; da qui l’idea di un’eternità della natura, di una solidità”.
La mostra La macchina smontabile resterà aperta al pubblico fino al 28 ottobre 2018.