L’artista Sauro Cavallini è protagonista di una mostra che resterà aperta al pubblico, dal 5 al 30 ottobre 2018, nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze.
L’esposizione, dal titolo “Sauro Cavallini – Luce e Ombra”, propone l’intera parabola artistica di Cavallini: dalle prime creazioni di grafica degli anni ‘60 alle grandi sculture in ferro e bronzo, fino alle tempere dell’ultimo, prolifico periodo.
Un omaggio a Firenze, città che accolse l’artista alla fine degli anni ‘30 del Novecento dopo che la sua famiglia vi si trasferì da La Spezia, in cui è possibile ammirare opere frutto dell’intenso lavoro di Sauro Cavallini impegnato per oltre mezzo secolo nella ricerca tridimensionale attraverso forme dalle curve gentili, sinuose, senza fine e dal continuo movimento.
Nella retrospettiva antologica troveranno sistemazione, all’interno della sala adiacente al grande spazio espositivo dell’Accademia, una ventina di disegni degli anni ’60 caratterizzati dallo studio della linea.
Nella grande sala verrà invece testimoniato il cinquantennale dialogo tra sculture in ferro, primo materiale metallico utilizzato da Cavallini agli esordi del suo percorso artistico dopo la ceramica e il legno, una decina di bozzetti in bronzo inclusa l’opera “Natura” (immagine simbolo dell’esposizione) e quello definitivo sullo studio dell’opera magna di Cavallini – L’Ultima Cena, accompagnato da un busto in gesso del monumento definitivo ancora in attesa di fusione in bronzo.
Alle pareti della grande Sala una selezione di circa 40 opere pittoriche a colori assolutamente inedite e realizzate da Sauro Cavallini nel momento di massima maturità artistica.
Nello spazio esterno all’Accademia delle Arti del Disegno, sotto il porticato tra le volte che si affacciano su Piazza San Marco, verranno invece sistemate tre sculture monumentali in bronzo, i due “Titani” e il “Ginnasta”, oltre a un allestimento con i versi che il maestro pubblicò nel suo libro di poesia Cantici del Mare e della Vita, edito da Polistampa nel 1998.
La mostra, curata da Domenico Viggiano, è realizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno e dal Centro Studi Sauro Cavallini ed è patrocinato dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana, dal Comune di Fiesole e dalla Fondazione Michelucci.