Tornano, sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018, le Giornate FAI d’Autunno, l’appuntamento con l’arte, la cultura e la bellezza di un’Italia tutta da scoprire insieme ai giovani volontari del FAI.
Le Giornate FAI d’Autunno, realizzate dai Gruppi FAI Giovani, sono anche a sostegno della campagna Ricordati di salvare l’Italia, attiva fino al prossimo 31 di ottobre.
Ai visitatori , per accedere ai diversi beni, sarà richiesto un piccolo contributo tra i due e i cinque euro, per sostenere le attività della Fondazione. Mentre per gli iscritti FAI o per chi si iscriverà durante l’evento, oltre a una quota agevolata, saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali
Le Giornate FAI d’Autunno sono patrocinate dal MiBAC ed hanno ricevuto il sostegno di Regioni, Province, Comuni; di Soprintendenze, Università, oltre a privati cittadini e a tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione. Un Fondo Ambiente che oggi conta oltre 122 delegazioni, 86 gruppi FAI e 88 gruppi FAI Giovani.
L’evento è realizzato in collaborazione con la Commissione Europea nell’ambito delle attività dedicate all’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Infatti diversi luoghi, tra quelli aperti il weekend del 13 e 14 ottobre, sono stati recuperati e valorizzati con finanziamenti europei.
Le giornate toccheranno complessivamente 660 luoghi distribuiti in tutte le regioni e vedranno impegnati 3.800 volontari, per la maggior parte appartenenti ai Gruppi FAI Giovani, ragazzi che accompagneranno gli italiani lungo 150 diversi itinerari a tema in luoghi solitamente non visitabili e spesso poco valorizzati, tra palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei e fari ma anche in interi quartieri e borghi.
E, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI promuove per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa preziosa ma sempre più scarsa risorsa, molti dei percorsi di quest’anno avranno l’acqua come filo conduttore. Infatti, tra i tantissimi luoghi visitabili, saranno numerosi i siti come mulini, dighe, cisterne o acquedotti.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.fondoambiente.it.