Giunge a Pisa, agli Arsenali Repubblicani, uno spettacolo di arte digitale dedicato a grandi artisti del Cinquecento.
Bosh, i Brueghel e Arcimboldo sono i protagonisti di questa “mostra spettacolare”, come suggerisce il titolo dell’evento, in programma nella città toscana dal 14 novembre 2018 al 26 maggio 2019 (prorogata fino al 30 giugno 2019), e che regala al pubblico una totale immersione nelle opere attraverso una combinazione di immagini, musiche e tecnologia.
30 minuti di spettacolo, con oltre 2.000 immagini e musiche che vanno dai Carmina Burana di Carl Orff a Le quattro stagioni di Vivaldi fino alla versione tributo del 2012 di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin: gli Arsenali si popolano di innumerevoli creature fantastiche e allegoriche dai colori vivi e cangianti in un’atmosfera lirica e poetica. Alchimia, religione e astrologia; vanità, tentazioni e vizi: questi i temi raffigurati da Bosch, Brueghel e Arcimboldo con un acuto senso del dettaglio che circondano il visitatore a 360 gradi. Non si tratta di semplici proiezioni, ma di una regia sapientemente costruita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi, con una colonna sonora curata da Luca Longobardi, capace di coinvolgere ed emozionare.
Lo spettacolo, diviso in tre tempi, si apre con un prologo ispirato alla creazione del mondo di Bosch – Il Giardino delle delizie – e si dipana sulle pareti, sulle vetrate e il pavimento che diventano la tela di opere quali Ascesa all’Empireo (1500, Bosch), Il giardino dell’Eden e la Caduta dell’uomo (1615 ca., Brueghel e P.P Rubens), Paesaggio fluviale (Brueghel), Allegoria della Musica (Brueghel), Terra (1570 ca., Arcimboldo), Il Giudizio universale (Bosch), Torre di Babele (1563, Pieter Brueghel il Giovane), Primavera (Arcimboldo), Quattro stagioni in una testa (1590 ca., Arcimboldo).
La prima parte dello spettacolo è dedicata al mondo idealizzato da Bosch con i suoi personaggi mistici e grotteschi, allegorie di luoghi demoniaci fatti di tentazioni e visioni armoniose di una realtà precedente al peccato originale.
Lo spettacolo continua mettendo in scena la dinastia dei Brueghel: la rappresentazione della vita quotidiana e del paesaggio fiammingo con le sue feste delle stagioni, le danze e i banchetti proiettano il pubblico nei momenti di autentica allegria popolare.
La terza parte porta dal paesaggio al villaggio, dalle piazze agli interni come invitati a un grande banchetto dove abbondano tavole colme di frutti e selvaggina. Sono le nature morte che si ricompongono in ritratti antropomorfi sotto il pennello di Arcimboldo.
Con l’epilogo si torna al Giardino delle delizie del prologo, ora in una visione contemporanea: un finale fuori dal tempo e dallo spazio, con la possibilità per il pubblico di muoversi in un giardino incantato popolato da creature straordinarie.
La mostra, con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pisa, è prodotta in Italia dal Gruppo Arthemisia e Sensorial Art Experience e con il supporto di Banca di Pisa e Fornacette.