La Galleria Estense e la Biblioteca Estense Universitaria di Modena, dal 28 febbraio al 30 giugno 2019, dedicano una mostra Angelo Fortunato Formiggini (1878-1938).
L’esposizione ripercorre la vicenda umana e intellettuale, in relazione al contesto storico-culturale italiano nei primi decenni del XX secolo, di quest’uomo di straordinaria cultura, ebreo di origine modenese, lucido intellettuale e grande editore.
La mostra, dal titolo “Angelo Fortunato Formiggini. Ridere, leggere e scrivere nell’Italia del primo Novecento“, curata da Matteo Al Kalak, invita a una riflessione sui valori della convivenza, della democrazia e sul significato della cultura all’interno della formazione di una coscienza collettiva.
La rassegna, che si avvale di numerosi contenuti multimediali, conduce il visitatore a un contatto diretto con la singolare personalità di Formiggini, presentando numerosi documenti del suo lascito, alcuni esposti per la prima volta, e altre testimonianze artistiche dell’epoca, legati alla vita dell’editore e della cultura italiana di inizio Novecento.
Il percorso si apre con una sezione sulla storia dell’ebraismo italiano, che affonda le proprie radici nell’età antica e medievale. Saranno esposti importanti documenti, come l’atto con cui papa Niccolò V ufficializzò la politica di “tolleranza” inaugurata dai duchi di Ferrara e Modena, consentendo agli Estensi di accogliere gli ebrei nei loro Stati, o alcuni contratti di matrimonio, o ancora una Bibbia antica, tutti riccamente decorati, a testimonianza dell’eccezionale livello culturale raggiunto dagli ebrei estensi da cui Angelo Fortunato Formiggini discendeva.
Si passa poi alla giovinezza di Formiggini, in un panorama in grande fermento. L’Italia, lasciate alle spalle le guerre di indipendenza e con il primo conflitto mondiale lontano, si presenta come un laboratorio di idee e movimenti.
A Bologna nel 1907 consegue la laurea in filosofia con la tesi sulla “filosofia del ridere“, qui presentata in originale, con la quale inaugurò una riflessione teorica sull’umorismo e il riso che costituì il preludio di edizioni e collane librarie cui darà vita nei decenni successivi. Accanto a questa, saranno esposti alcuni doni ricevuti dallo stesso Formiggini, come il “libro di latta” dell’amico futurista Filippo Tommaso Marinetti.
Alla mostra si accompagna una rassegna dedicata alla collezione di cartoline provenienti dalla raccolta Casa del Ridere di Angelo Fortunato Formiggini, ambizioso e variegato progetto collezionistico da lui stesso definito “una specie di biblioteca e di museo di tutto ciò che è attinente al Ridere, senza limiti di tempo e di geografia”. La rassegna Intitolata Ridere in tempo di guerra. La Grande Guerra raccontata dalle cartoline di Angelo Fortunato Formiggini, a cura di Nadia de Lutio ed Erica Vecchio, nella Sala Campori della Biblioteca Estense Universitaria restituirà una visione d’insieme degli orientamenti e dei principali eventi della Grande Guerra, letti attraverso la lente delle cartoline umoristiche. Seguendo quella filosofia del ridere tanto cara all’editore modenese, il visitatore potrà ripercorrere la storia di personaggi come Guglielmo II e Francesco Giuseppe, gli anni cruciali del conflitto e i suoi tragici danni.
Oltre all’indubbio valore di testimonianza storica sulla Grande Guerra, queste cartoline conservano ancora la viva bellezza del tratto artistico e satirico di importanti illustratori dell’epoca come Aurelio Bertiglia, Attilio Mussino, Golia (pseudonimo di Eugenio Colmo), Virgilio Retrosi.