Rai Cultura peropone in prima tv giovedì 28 febbraio 2019, alle ore 21.15, su Rai5 Didone abbandonata, opera di Saverio Mercadante su libretto di Pietro Metastasio revisionato da Andrea Leone Tottola.
Una rarità del repertorio operistico dell’Ottocento italiano in prima esecuzione assoluta in tempi moderni.
Lo spettacolo ha inaugurato lo scorso agosto la 42esima edizione del Festival della Musica Antica di Innsbruck con la regia di Jürgen Flimm e la direzione di Alessandro De Marchi, sul podio dell’Academia Montis Regalis.
Le scene sono realizzate da Magdalena Gut, i costumi da Kristina Bell, le luci da Irene Selka e le coreografie da Tiziana Colombo.
Rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino nel 1823 e riscoperta da De Marchi – direttore artistico del Festival di Innsbruck dal 2009 e direttore principale dell’Academia Montis Regalis dal 1998 – che ne ha proposto una rilettura “storica” basata su una nuova edizione critica a cura di Paolo Cascio, l’opera è stata eseguita grazie all’uso di strumenti d’epoca e all’abbassamento del diapason a 430 Hz.
Protagonisti sul palco Viktorija Miškūnaité (Didone), Katrin Wundsam (Enea), Carlo Vincenzo Allemano (Jarba), Pietro Di Bianco (Osmida), Diego Godoy (Araspe) e Emilie Renard (Selene), affiancati dal Coro Maghini tutto al maschile istruito da Claudio Chiavazza.
Caduta in oblio insieme ad altre riproposte metastasiane del primo Ottocento, Didone abbandonata racconta la vicenda mitica del tragico amore fra Didone ed Enea, frequentatissima dal teatro d’opera dell’epoca. Soggetto perfetto per il giovane Mercadante che, ancora fortemente influenzato da Rossini, da un lato si esprime secondo i dettami del belcanto e dall’altro anticipa l’essenzialità drammatica di Verdi.