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Conversazione su Tiresia, Camilleri su Rai1

Andrea Camilleri

Arriva in televisione Conversazione su Tiresia, lo spettacolo scritto e interpretato da Andrea Camilleri, andato in scena al Teatro greco di Siracusa lo scorso 11 giugno 2018.

In onda su Rai1 martedì 5 marzo 2019 alle ore 21.25 in prima visione assoluta, Conversazione su Tiresia è un racconto mitico, pensato, scritto e narrato da Andrea Camilleri, che “cunta” la storia dell’indovino cieco, le cui vicende attraverso i secoli si intrecciano a quelle dello stesso scrittore.

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La figura di Tiresia, presente in tutta la storia della letteratura, ha per molti anni incuriosito e affascinato Andrea Camilleri. Nella sua Conversazione Camilleri – o lo stesso Tiresia? – dialoga con Omero, Sofocle, Seneca, Dante, T.S. Eliot, Apollinaire, Virginia Woolf, Borges, Pound, Pavese, Primo Levi, così come con Woody Allen, che fa apparire Tiresia ne La dea dell’amore, con il Pasolini dell’Edipo Re e con i Genesis di The Cinema Show, il brano sulle cui note si apre lo spettacolo.
La ricerca dello scrittore si snoda attraverso le epoche per raccontare un personaggio che è stato compiutamente sia donna sia uomo e che, come lo stesso scrittore, ha perso la vista.
Sono quindi le parole di Camilleri e la stessa voce dello scrittore a far risuonare la storia di Tiresia attraverso il racconto di quanti l’hanno narrato.

Lo spettacolo, che andrà in onda senza alcuna interruzione pubblicitaria, sarà preceduto da una presentazione dello stesso Camilleri.

Conversazione su Tiresia è a cura di Valentina Alferj ed è prodotto da Carlo degli Esposti per Palomar; la regia teatrale è di Roberto Andò, la regia televisiva di Roberto Andò e Stefano Vicario. Le musiche dal vivo sono di Roberto Fabbriciani.

Il Teatro greco di Siracusa

La narrazione avviene nel Teatro greco di Siracusa, oggi il monumento più famoso della città e sin dall’antichità l’edificio per gli spettacoli più importanti del mondo greco-occidentale, altissimo esempio di architettura civile. Fu anche luogo di culto e di grandi assemblee popolari, sede di processi pubblici e, in epoca romana, fu pure adattato a esibizioni circensi e di varietà. Quasi dimenticato nel Medioevo, nei secoli successivi il teatro è stato oggetto di trasformazioni, spoliazioni, danneggiamenti e asportazioni che oggi lasciano visibile solo la sua gigantesca impronta ricavata nella roccia che ha affascinato viaggiatori e artisti dal 1700 alla metà del 1800. Ancora oggi richiama ogni anno migliaia di visitatori che ne vogliono ammirare la maestosità o che vogliono assistere alle rappresentazioni teatrali classiche che vi si svolgono tra la primavera e l’estate.

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