Il regista Jon Brewer ripercorre l’apparente storia “da fiaba” di Nat King Cole, nel documentario “Nat King Cole: Afraid of The Dark” in onda martedì 9 aprile alle 22.50 su Rai5.
È stata una stella nera di Hollywood nell’America della segregazione e del pregiudizio razziale. Il suo stupefacente talento vocale sembrò spazzare via i pregiudizi e gli consentì di diventare una delle più celebrate icone jazz di tutti i tempi.
Il racconto prova a ricostruire i sentimenti dell’artista che tutti consideravano “faro di speranza” per gli oppressi, e documenta come, a porte chiuse, coloro che erano intorno a Nat King Cole cercarono di confezionare un’immagine del cantante rendendolo ciò che non era: bianco.
Attraverso i diari privati di Cole, materiali d’archivio mai visti, interviste esclusive e contributi della vedova di Cole, Maria, e di altri membri della sua famiglia e di famosi artisti del periodo – tra cui Tony Bennett, Harry Belafonte, Nancy Wilson, Sir Bruce Forsyth e molti altri – vengono alla luce storie inedite sull’artista e viene ricostruita la situazione politica e sociale dell’epoca.