È dedicata ad Alberto Burri la retrospettiva antologica che dal 10 maggio al 28 luglio 2019 è aperta al pubblico a Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore.
La mostra, curata da Bruno Corà e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Burri, ha per titolo “Burri la pittura, irriducibile presenza“.
Si tratta di un progetto concepito appositamente per Venezia che ripercorre cronologicamente le più significative tappe del percorso del Maestro della ‘materia’ attraverso molti dei suoi più importanti capolavori.
In mostra circa 50 opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri, dalla Fondazione Burri e da prestigiose collezioni private, che ricostruiscono la parabola storica di uno dei più grandi protagonisti dell’arte italiana ed europea del XX secolo e riporta Alberto Burri a Venezia dopo la memorabile personale del 1983.
Il percorso espositivo offre al visitatore l’opportunità di ammirare una selezione di opere che rappresentano tutti i più famosi cicli realizzati da Burri: dai primi e rari Catrami (1948) e dalle Muffe (1948), presentati in stretto confronto con gli iconici Sacchi (1949-50), ai Gobbi (1950), per arrivare alle affascinanti Combustioni (1953), i Legni (1955), i Ferri (1958), le contorte Plastiche (1960) e l’evoluzione straordinaria dei Cretti (1970), divenuti uno dei temi di ricerca più iconici di Burri, fino ai grandi Cellotex, realizzati fino a metà degli anni Novanta.
La mostra veneziana – il cui titolo si rifà alla celebre definizione data dallo stesso artista alla sua opera – offre una lettura penetrante del modo in cui l’artista umbro ha affrontato il tema centrale del suo tempo: quello dell’utilizzo e della trasformazione della materia in opera d’arte.
Nella mostra vengono ricostruiti alcuni fondamentali passaggi della pittura di Burri quale caposcuola della pittura materica e un nucleo rilevante di Plastiche e un monumentale Cellotex del 1979 di quasi 3 metri per 4.
La lettura della carriera di Burri viene resa organica dalla presenza di una sezione documentaria multimediale dell’intera attività dell’artista, in cui è possibile vedere anche alcuni rari film che lo ritraggono in azione.
La mostra è organizzata in collaborazione con Tornabuoni Art e Paola Sapone MCIA, in partnership con Intesa Sanpaolo.