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Personae. Picasso, Kirchner, Chagall

Honoré de Balzac, Le chef-d’oeuvre inconnu. Eaux-fortes originales et dessins gravés sur bois de Pablo Picasso (acqueforti originali e disegni incisi su legno di Pablo Picasso), Paris Vollard 1931. Xilografia di testata - Mostra Personae

I Musei di Palazzo dei Pio di Carpi (MO) ospitano, fino al 6 gennaio 2020, la mostra “Personae“, curata da Enzo Di Martino e Manuela Rossi.

L’esposizione presenta le opere di quattro maestri della grafica del Novecento, quali Pablo Picasso, Ernst Ludwig Kirchner, Georges Rouault, Marc Chagall.

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La scelta delle opere è ricaduta su xilografie e quindi più ampiamente su grafica, che sviluppano il tema delle iconografie delle maschere (in latino, personae) africane che sono state di ispirazione per gli artisti europei del filone del Primitivismo.

Il percorso espositivo prende idealmente avvio con le 47 xilografie di piccolo formato di Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938), contenute nel libro di poesie Umbra vitae scritte da Georg Haym. Il volume contiene le incisioni del Kirchner più maturo e sconsolato; lo si comprende dalle piccole scene nere che precedono le poesie, dall’antiporta in nero e rosso, dai risguardi di un fucsia acceso, dalla potente copertina in lino verde oliva, giallo e nero con due grandi teste che si stagliano sul profilo delle montagne.

La mostra prosegue con Le chef-d’oeuvre inconnu di Honoré de Balzac, il libro d’artista di Pablo Picasso (1881-1973), uscito a Parigi nel 1931 in 340 copie per le edizioni di Ambroise Vollard.
Celebre soprattutto per come l’artista catalano sviluppa da lì in poi il tema del pittore e la modella il volume conserva 67 disegni incisi su legno, piccole teste e figure tracciate con essenzialità, un’attenzione formale che porta al nocciolo della rappresentazione dell’umano come forma e come sostanza.

Le 105 xilografie Georges Rouault (1871-1958) tratte della Réincarnations du Père Ubu (1932), risultano nitide, delicate e potenti al tempo stesso, seguendo il segno a volte sottile a volte più spesso dell’artista. Ciò che colpisce di queste incisioni è la caratterizzazione dei personaggi, con la quale Rouault enfatizza le espressioni per farli assomigliare a caricature grottesche e tragiche, che suscitarono l’ammirazione degli espressionisti. Mentre incide per il Père Ubu, lavora incessantemente per anni alle 58 acquetinte del Miserere (1948), di cui vengono esposti 6 fogli, che supera per quantità e formato tutti i cicli grafici che la storia dell’incisione annovera.

L’esposizione si chiude con le acqueforti che Marc Chagall (1887-1985) realizzò per illustrare Le anime morte di Nicolas Gogol. Nel far emergere la Russia della sua infanzia, sono i personaggi della “commedia umana”, grotteschi, comici e dolenti a un tempo, i veri protagonisti della storia, i cui volti dai tratti e dalle espressioni forti, che rimandano alla più profonda essenza dell’essere umano.

MOSTRE

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Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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