Al Teatro alla Scala di Milano dal 10 settembre 2019 torna L’elisir d’amore, melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani.
Dieci rappresentazioni fino al 10 ottobre con un grande cast formato da Rosa Feola, René Barbera in alternanza con Vittorio Grigolo, Ambrogio Maestri e Massimo Cavalletti. Coro e Orchestra del Teatro alla Scala, Maestro del Coro Bruno Casoni.
La regia è di Grischa Asagaroff con le scene poetiche e aeree di Tullio Pericoli.
Sul podio il Maestro Michele Gamba, per la prima volta alla Scala come titolare di una produzione dopo le fortunate sostituzioni di Michele Mariotti ne I due Foscari e di Franz Welser-Möst ne Le nozze di Figaro.
L’elisir d’amore segna per il direttore milanese il debutto alla Scala con una produzione e l’inizio di una stagione ricca di impegni: il 3 ottobre dirigerà LaVerdi all’Auditorium di Milano nel concerto inaugurale del Festival Milano Musica (musiche di Luca Francesconi e Gustav Mahler), mentre in dicembre sarà a Stoccarda per La bohème e dal 20 gennaio all’Israeli Opera di Tel Aviv per Idomeneo con la regia di Kasper Holten. Tornerà alla Scala dal 22 marzo per dirigere la prima assoluta di Madina, musica di Fabio Vacchi e coreografia di Mauro Bigonzetti, e di nuovo nel novembre 2020 per riprendere La traviata di Liliana Cavani con Angel Blue, Charles Castronovo e Plácido Domingo.
Rosa Feola (Adina) è tra i giovani soprano più richiesti dai teatri di tutto il mondo: dopo le esperienze, ancora giovanissima, con artisti come Riccardo Muti, Zubin Mehta e Fabio Luisi, nel 2017 è stata Ninetta ne La gazza ladra e nel 2018 Norina in Don Pasquale alla Scala con la direzione di Riccardo Chailly. Sempre nel 2018 è stata diretta da Kirill Petrenko in Gianni Schicchi mentre nel 2019 ha debuttato al Metropolitan come Gilda. L’estate la vede impegnata come Dircé in Medée al Festival di Salisburgo mentre tra i prossimi impegni spiccano Ilia in Idomeneo a Roma con Michele Mariotti e il ritorno alla Scala come Fiorilla ne Il turco in Italia diretto da Diego Fasolis.
René Barbera (Nemorino, rappresentazioni di settembre) si è rapidamente affermato tra i tenori più interessanti dei nostri anni in un repertorio che da Mozart, Rossini e Donizetti arriva fino a Verdi (Duca, Alfredo). Alla Scala torna in un’opera di Donizetti dopo aver affrontato con successo la parte di Ernesto nel Don Pasquale diretto da Riccardo Chailly nel 2018. Proprio nel 2018 Barbera ha debuttato in una sola stagione in nove teatri: alla Deutsche Oper di Berlino come Edgardo, a Dallas come Alfredo, a Dresda come Duca di Mantova, a Zurigo come Tonio, a Parigi come Almaviva (Rossini), a Monaco come Ramiro, a Trieste come Lindoro, a Valencia come Tito e a Stoccarda come Riccardo (Puritani). Tra i prossimi impegni Almaviva a Vienna, Tokyo e Torino, Elvino ne La sonnambula a Liegi e Alfredo ne La traviata a Venezia.
Vittorio Grigolo (Nemorino, rappresentazioni di ottobre). Voce tra le più schiette e luminose del panorama internazionale, Vittorio Grigolo è una star contesa dai grandi palcoscenici teatrali e televisivi, e un artista di casa alla Scala dal 2000 quando fu diretto in concerto da Riccardo Muti. Da allora è stato Rinuccio in Gianni Schicchi con Riccardo Chailly, Roméo in Roméo et Juliette di Gounod con Yannick Nézet-Séguin (parte che riprenderà con Lorenzo Viotti dal 15 gennaio), e ancora Edgardo in Lucia di Lammermoor, Rodolfo ne La bohème, Duca di Mantova in Rigoletto e Nemorino ne L’elisir d’amore con Fabio Luisi, alla Scala e all’aeroporto di Malpensa. Tra i prossimi impegni Faust a Tokyo, Werther a Vienna, La traviata al Metropolitan, Lucia di Lammermoor a Berlino (Deutsche Oper) e Londra, Tosca a Berlino (Staatsoper).
Ambrogio Maestri (Dulcamara) è uno dei baritoni più apprezzati del nostro tempo per doti vocali, personalità e carisma scenico. Con Riccardo Muti ha interpretato una galleria verdiana che include Don Carlo ne La forza del destino (in tournée a Tokyo), Falstaff, Renato, Jago e Germont, per poi tornare alla Scala come Dulcamara, Tonio e Amonasro. Nel 2017 ha rivestito i panni di Falstaff nell’allestimento di Damiano Michieletto diretto da Zubin Mehta, nel 2018 è stato Don Pasquale per Riccardo Chailly e nel 2019 è stato maestro e fratello maggiore dei ragazzi dell’Accademia nel pucciniano Gianni Schicchi. Prossimamente sarà Dulcamara a Vienna, dove tornerà anche come Falstaff, e a Monaco.
Massimo Cavalletti (Belcore) è artista di casa alla Scala: nella scorsa stagione il baritono di Lucca è stato Lescaut in Manon Lescaut diretta da Riccardo Chailly e Francesco Moor ne I masnadieri diretti da Michele Mariotti (anche in tournée a Savonlinna), mentre nel 2020 affronterà la parte del Conte di Luna ne Il trovatore diretto da Nicola Luisotti dopo averla sostenuta in questi mesi a Firenze, Torino e Genova. Sarà Des Siriex in Fedora con Daniel Oren. I prossimi impegni includono Carlo in Ernani a Novara e Pisa e Marcello ne La bohème a Torino.
L’elisir d’amore, le date
L’elisir d’amore andrà in scena:
Martedì 10 settembre 2019 ore 20 – turno Prime Opera;
Giovedì 12 settembre 2019 ore 20 – turno M abbonamento Mini;
Sabato 14 settembre 2019 ore 20 – turno G La Scala Under30;
Sabato 21 settembre 2019 ore 20 – fuori abbonamento;
Mercoledì 25 settembre 2019 ore 20 – turno O abbonamento Mini;
Venerdì 27 settembre 2019 ore 20 – fuori abbonamento;
Martedì 1 ottobre 2019 ore 20 – fuori abbonamento;
Venerdì 4 ottobre 2019 ore 20 – fuori abbonamento;
Lunedì 7 ottobre 2019 ore 20 – fuori abbonamento;
Giovedì 10 ottobre 2019 ore 20 – ScalAperta.