Il ritratto umano e artistico di Valerio Zurlini, scomparso il 26 ottobre 1982, poche settimane dopo aver partecipato come giurato al 50° Festival del Cinema di Venezia: lo racconta il documentario “Gli anni delle immagini perdute” che Rai Cultura propone lunedì 2 settembre 2019 alle ore 21.15 su Rai5.
Zurlini sapeva di essere malato e aveva dedicato gli ultimi mesi di vita alla scrittura del proprio testamento spirituale, uscito postumo col titolo “Gli Anni delle Immagini Perdute”.
Un bilancio esistenziale, il racconto di un mondo che cambia in modo irreversibile, un appello struggente in difesa del cinema d’autore.
Come nel libro così in questo film, Valerio Zurlini racconta se stesso in prima persona. Il regista ripercorre gli episodi più importanti della propria vita, indica le ragioni del suo cinema, ricorda gli artisti che l’hanno formato. Soprattutto Zurlini denuncia le “Immagini Perdute”, i tanti film cioè che egli scrisse e preparò senza riuscire aValerio Zurlini portarli a compimento. Tra il 1962 (anno del Leone d’Oro per Cronaca familiare) e il 1982 Zurlini gira solo quattro film, mentre decine sono i progetti che rimangono sulla carta.
“Gli Anni delle Immagini Perdute” torna nei luoghi in cui Zurlini amava ritirarsi a vivere, raccoglie le testimonianze di amici e collaboratori, ripropone il repertorio di interviste e conversazioni del regista, nel tentativo di capire le cause di questo forzato e fatale “silenzio” produttivo.