La Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia ospita, fino al 6 gennaio 2020, un’esposizione che documenta uno spaccato della cultura figurativa perugina, e non solo, del XV secolo.
La mostra, dal titolo “L’Autunno del Medioevo in Umbria. Cofani nuziali in gesso dorato e una bottega perugina dimenticata“, raccoglie cassoni o cofani nuziali, raffinati elementi di arredo in uso nelle dimore rinascimentali italiane, rari frammenti della vita privata delle ricche famiglie che li avevano commissionati. Solo pochi esemplari sono giunti fino ai giorni nostri: l’esposizione è l’occasione per radunare e mettere a confronto i pezzi, facendo conoscere un aspetto inedito, intensamente profano, dell’arredo di lusso domestico nel pieno Quattrocento.
I cassoni nuziali, antenati della moderna cassapanca, venivano costruiti sempre in coppia ed erano destinati a contenere il corredo delle spose di famiglie nobili e borghesi. Il coperchio, i fianchi e il retro erano raramente decorati, mentre assai più spesso gli ornamenti si concentravano sulla faccia anteriore.
Vari anche i temi raffigurati, dai semplici motivi animali o vegetali, ripetuti talvolta in modo seriale, alle vere e proprie narrazioni, cortei e feste nuziali, ma anche episodi tratti dalla mitologia e dalla storia greca e romana, dalla Bibbia, dai romanzi medievali, scelti perlopiù tra quanti meglio richiamavano le virtù tipiche della vita matrimoniale e ne condannavano i vizi. Della decorazione facevano spesso parte gli stemmi delle famiglie degli sposi.
In mostra, oltre ad esemplari di cassoni nuziali completi e di fronti decorati in gesso dorato, provenienti dalle principali collezioni d’arte italiane ed europee è presente anche un nucleo di dipinti ascrivibili alla stessa bottega, il cui responsabile può essere forse identificato con la personalità di Giovanni di Tommasino Crivelli.
L’esposizione, curata da Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, ha il patrocinio del Comune di Perugia, in collaborazione con la Regione Umbria, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, ed è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale.