È dedicata alla maiolica rinascimentale italiana la mostra che, fino al 13 aprile 2020, è aperta al pubblico a Palazzo Ducale di Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.
In esposizione raffinati esemplari provenienti da una importante collezione privata, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su quell’importante momento della tradizione artistica italiana.
Seguendo il gusto rinascimentale per la decorazione figurata, i pittori di maiolica – tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento – iniziano a coprire ogni superficie disponibile dei loro oggetti, con istorie di ogni sorta. Le composizioni possono essere invenzioni originali degli stessi maestri ceramisti o riecheggiare quelle delle arti maggiori, ed ancora, essere estratte da xilografie o incisioni.
Nel ducato di Urbino, Casteldurante, Gubbio, Pesaro ma, soprattutto, il capoluogo, divengono famosi per l’istoriato. Urbino è infatti la città che, nella seconda metà del Quattrocento, il Duca Federico trasforma in una delle capitali del Rinascimento, richiamandovi i massimi esponenti della cultura del tempo ed edificandovi il Palazzo Ducale. La città che, di lì a poco, proprio per il clima culturale instauratovi, dà i natali a Raffaello. Proprio il contesto che dà vita al genio raffaellesco, fornisce l’humus creativo e la formazione artistica necessari alla nascita di alcuni dei più grandi artisti della maiolica italiana: Nicola da Urbino, Francesco Xanto Avelli e Francesco Durantino.
La mostra, con la direzione di Peter Aufreiter, è curata da Timothy Wilson e Claudio Paolinelli.