Su Rai5 il documentario “William Kentridge, Triumphs and Laments” di Giovanni Troilo in onda venerdì 1 novembre 2019 alle ore 21.15 per “Art Night”, il nuovo magazine di Rai Cultura.
Il documentario racconta della colossale opera che uno dei più grandi artisti contemporanei ha dedicato alle sponde del Tevere, nell’aprile 2016: una lunga successione di immagini ottenute tramite idropulitura che rappresentano vittorie e sconfitte della città eterna.
La poetica di William Kentridge è indissolubilmente legata al suo passato e alla sua terra, il Sudafrica, e così la sua arte che incessantemente indaga e rincorre le connessioni tra memoria e paesaggio. La poetica di Roma, invece, è quella dei miti e delle imprese inarrivabili ed è indissolubilmente legata al fiume Tevere, su cui la città è nata e si è plasmata.
Il regista propone un viaggio di “recupero” della memoria della Capitale partendo dall’Africa, per rivelare la pulsione autobiografica di un artista che racconta l’uomo universale tramite il bianco e il nero, la luce e l’ombra, l’apartheid e la vita.
Celebrato dai volti noti dell’arte mondiale, Kentridge è nel suo studio con Kristin Jones, promotrice del progetto romano, mentre è intento a rivedere alcune delle immagini scelte per il progetto.
Il documentario dà voce anche al team di esperti che collabora all’opera e spiega le caratteristiche del progetto finale che, oltre alle figure, vede musicisti provenienti da tutto il mondo, perlopiù migranti, sfilare in due processioni musicali, visualizzate come grandi ombre danzanti sulla scenografia composta dai fregi.
Kentridge, poi, si trasforma in inviato speciale nella realtà del contesto romano, indaga il paesaggio che nasconde la storia e ne coglie le connessioni. Coprendo il lasso temporale che va dal concepimento fino all’esecuzione dell’opera, il documentario assiste all’evoluzione dei lavori, agli incontri/scontri, fino alla realizzazione del progetto.
A seguire, “Art Night” prosegue l’approfondimento sulla Street Art italiana, con la seconda parte del filmato “Muri e Murales” di Antonio Demma, produzione Deriva Film.