Nel Giorno della Memoria che ogni anno commemora le vittime dell’Olocausto,”Ritratto di Ferrara ebraica” è il documentario di Bruna Bertani che Rai Cultura propone lunedì 27 gennaio 2020 alle ore 22.05 su Rai5.
Ferrara, grazie alle politiche di tolleranza condotte dai Signori Estensi nel ‘500, da subito diventa luogo di incontro e di scambio per gli ebrei italiani e sefarditi fuggiti dalla Spagna e dal Portogallo. Un luogo che si caratterizza per la contaminazione di modelli culturali, filosofici e religiosi, di comunità composte da radici cosmopolite, la cui ricca produzione culturale nei secoli, ha dato un grande contributo alla crescita dell’intero paese.
Non a caso il Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, nasce a Ferrara e oggi è laboratorio di idee e riflessioni aperto a tutti sull’ebraismo italiano, testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica nel paese.
“Ritratto di Ferrara ebraica” non è un documentario storico e neppure una cartolina che invita al viaggio, ma una raccolta di volti, voci, luoghi, giardini e mura, di ricordi di prove dolorose cui la storia ha costretto uomini e luoghi, ma anche di ricordi commossi e affettuosi di tradizioni e di antiche famiglie.
“Sono 800 anni che gli ebrei sono a Ferrara”, dice uno degli intervistati ed è una storia mutata negli anni a seconda dei periodi storici: dalla politica di integrazione degli estensi alla segregazione in ghetto, dall’equiparazione dei diritti con l’Unità d’Italia alle leggi razziali e alla tragedia della Shoah.
Il documentario racconta anche l’osmosi creativa con il Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e sottolinea l’importanza della presenza di una comunità così antica e ricca di fermenti culturali, la storia di un dialogo a volte felice a volte drammatico tra una minoranza e le istituzioni del nostro paese. Tutto questo accompagnando la scoperta dei luoghi fisici e poetici della Ferrara ebraica con le parole di Giorgio Bassani e del suo Il Romanzo di Ferrara.
La narrazione è affidata anche alle voci di esperti tra i quali il rabbino capo della comunità Rav Luciano Meir Caro, la direttrice del Meis Simonetta Della Seta e il presidente Dario Disegni, Sharon Reichel, studiosa di ebraismo e arte e curatrice delle mostre del Meis. Con loro, alcuni membri della comunità di Ferrara, storici dell’ebraismo e dell’architettura, ed esperti di quella mistica ebraica che arrivò in Italia attraverso i maestri presenti a Ferrara.