In occasione del ventesimo anniversario della morte dello scrittore Giorgio Bassani, Rai Cultura propone, lunedì 13 aprile 2020 alle ore 21.15 su Rai5, il documentario di Bruna Bertani “Ritratto di Ferrara ebraica
Il documentario racconta la città e la sua storia, mutata negli anni a seconda dei periodi e delle contingenze del paese, dalla politica di integrazione degli estensi alla segregazione in ghetto, dall’equiparazione dei diritti con l’Unità d’Italia alle leggi razziali e alla tragedia della Shoah.
Fil rouge che attraversa il racconto sono le letture affidate all’attore ferrarese Marco Sgarbi, che dà la voce ad una selezione di testi di Giorgio Bassani che di Ferrara raccontano le pietre, le mura, Corso Ercole I d’Este, l’ex ghetto, i giardini, i luoghi che vivono nelle parole dell’autore, quasi acquerelli commentati con brevi incisi da Monica Pavani, studiosa di Bassani.
Nel racconto non mancano momenti più intimi, a tratti commossi, velati di poesia: ci sono gli studiosi di ebraismo e di ebraismo ferrarese in particolare, come Laura Graziani; Riccardo Calimani, storico e divulgatore dell’ebraismo, che restituisce lo splendore di una figura come quella di Gracia Nasi, ricca e potente ebrea portoghese che alimenta le casse degli estensi, e rappresenta l’epoca d’oro degli ebrei a Ferrara; Mauro Perani, grande esperto della tradizione cimiteriale ebraica e delle sue valenze letterarie, che ci guida in una suggestiva passeggiata “nell’orto degli ebrei”. Il Rabbino Scialom Bahbout, invece, dalla settecentesca sala anatomica di quella che fu l’antica Università di Ferrara, illustra la figura di Isacco Lampronti, memorabile scienziato e talmudista del tempo.
I momenti di poesia sono affidati al ricordo e alla testimonianza di appartenenti alla comunità: il giovane Baruch Lampronti, discendente dello scienziato; il Rabbino Capo Luciano Caro; Cesare Finzi,testimone scampato alla Shoah; Andrea Pesaro, con il quale attraversiamo il vero e mitico giardino dei Finzi, Magrini nella realtà, Contini nella finzione, di cui è discendente, quel giardino reso famoso nel mondo dalle parole di Giorgio Bassani e dalle immagini del film di De Sica; Paolo Zappaterra, fotografo che con i suoi libri di immagini ha fissato le tracce più nascoste del passaggio e della presenza degli ebrei a Ferrara.