L’opera teatrale di Gabriele D’Annunzio “La figlia di Iorio” fu rappresentata la prima volta nel 1904 al Teatro Lirico di Milano dalla Compagnia Talli-Gramatica-Calabresi.
La tragedia in tre atti viene proposta da Rai Cultura, mercoledì 27 maggio 2020 alle ore 15.45 su Rai5, nella versione andata in scena nel 1974, con Elena Zareschi, Giuseppe Pambieri, Edmonda Aldini e la regia di Silverio Blasi.
La figlia di Iorio – Trama
L’opera è ambientata in Abruzzo, dove in una casa di contadini si sta preparando il matrimonio di Aligi con Vienda. Le tre sorelle e la madre del giovane stanno adornando la casa secondo la tradizione.
Giunta la ragazza, la madre di Aligi spezza sul suo capo un pane e glielo pone in grembo. Ma Vienda involontariamente lo fa cadere e ciò viene interpretato come un triste presagio.
Intanto, una giovane donna, che sta cercando di sfuggire a dei mietitori, trova rifugio in questa casa. Si tratta della figlia di Iorio di Codra, un uomo che la gente ritiene essere un mago. Il nome della giovane è Mila e non ha una buona fama.
Agli inseguitori viene impedito di entrare in casa. Ma gli stessi gridano che, a causa di Mila, il padre di Aligi si è battuto rimanendo ferito. Il giovane, dopo una prima reazione aggressiva nei confronti della donna, cambia atteggiamento proteggendola e mettendo gli inseguitori nelle condizioni di allontanarsi. Aligi, infatti, avendo deciso di aprire la porta, ha posato sulla soglia una croce che nessuno ha avuto il coraggio di calpestare.
Intanto arriva a casa insanguinato Lazaro, il padre di Aligi.
Il matrimonio tra il giovane e Vienda non viene celebrato.
Aligi va da Mila sulla montagna. È innamorato della donna che a sua volta lo ricambia. Mila, però, per permettere ad Aligi di riunirsi con la propria famiglia, intende andarsene. Ma mentre i due giovani parlano arriva Lazaro e la situazione precipita.