Il Museo di Santa Giulia di Brescia ospita una mostra retrospettiva di Alfred Seiland, curata da Filippo Maggia e Francesca Morandini.
L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione a Brescia della Vittoria Alata, la straordinaria scultura romana che, dopo un attento restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è tornata in città, nella sua nuova collocazione nell’aula orientale del Capitolium riallestita su progetto dell’architetto Juan Navarro Baldeweg.
La rassegna, aperta al pubblico fino al 17 ottobre 2021, presenta 136 immagini di grande formato tratte da IMPERIVM ROMANVM, il progetto sviluppato in oltre quindici anni di lavoro dal fotografo austriaco.
Parte centrale della selezione è un nucleo di 20 inediti tra cui un portfolio di 6 scatti realizzati a Brescia tra il 2019 e il 2020, che coglie il patrimonio antico della città e ne documenta il valore monumentale e sociale, in costante cambiamento secondo canoni contemporanei, accompagnato da una video intervista di approfondimento.
Affascinato dalle scenografie cinematografiche dell’antica Roma, allestite a Cinecittà, Alfred Seiland ha intrapreso un lungo viaggio nei territori in cui si estendeva il dominio di Roma, dalla Siria alla Scozia, ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo e oltre, per fotografare siti archeologici romani.
Sono 40 i paesi raccontati attraverso i siti archeologici come Palmira, Samaria o Epidauro. Il progetto illustra l’inestricabile e vitale rapporto tra le tracce residue della cultura romana e i luoghi della modernità.
La mostra “Alfred Seiland. Imperium Romanum. Fotografie 2005-2020“, accompagnata da un catalogo bilingue edito da Skira, è promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei ed è coprodotta con Skira.