È dedicata all’uso del fuoco come mezzo di creazione artistica tra le avanguardie del secondo dopoguerra la mostra “On Fire“.
L’esposizione, aperta al pubblico fino al 24 luglio 2022 alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia – Isola di San Giorgio Maggiore -, raccoglie una selezione accurata delle opere più iconiche realizzate mediante il fuoco o che includono la presenza della fiamma stessa.
Il percorso espositivo è strutturato attraverso sei sezioni che permettono di scoprire Yves Klein, Alberto Burri, Arman, Jannis Kounellis, Pier Paolo Calzolari, Claudio Parmiggiani alle prese con il fuoco.
Naturalmente fuggevole, il fuoco non ha forma, peso o densità. Ciò ha da sempre affascinato gli artisti, sia per i suoi potenziali effetti sugli altri materiali sia in quanto presenza attiva nelle opere d’arte. Le avanguardie del secondo dopoguerra riuscirono ad appropriarsi degli effetti sia distruttivi che generatori del fuoco, impiegandolo su diversi materiali. In questa ottica, il fuoco divenne per questi grandi artisti il protagonista sensibile e il medium di una innovazione dello stesso processo trasformativo del loro linguaggio pittorico e plastico.
Seppur accomunati dall’elemento utilizzato, la mostra si concentra, però, su ogni maestro, mettendone in evidenza le diverse modalità d’impiego. Il fuoco si può trovare come strumento di combustione dei materiali (Klein, Burri, Arman); come presenza viva con i propri effetti sensoriali, talvolta spettacolari (attraverso la luce, il calore, e talvolta il rumore) (Klein, Kounellis, Calzolari); infine, come traccia pittorica attraverso il fumo della combustione (Calzolari, Parmiggiani).
‘On Fire’, dunque, attraverso le 26 opere raccolte con la collaborazione delle fondazioni degli artisti e prestiti provenienti da importanti collezioni internazionali, documenta una delle più radicali rivoluzioni linguistiche dell’arte contemporanea.
La mostra, curata da Bruno Corà, è promossa dalla Fondazione Giorgio Cini e Tornabuoni Art.