HomeCinema"Nostalgia", un film di Mario Martone – Recensione

“Nostalgia”, un film di Mario Martone – Recensione

Nostalgia

Immediato e inevitabile l’apparentamento tra Nostalgia e L’amore molesto, una pellicola di Mario Martone del 1995. Entrambi i film descrivono un ritorno a casa (a Napoli) di un personaggio adulto che, dopo lunghi anni di lontananza dal luogo natio, è indotto a fare i conti con i fantasmi del proprio passato: con il trauma di una violenza rimossa, che tornerà dolorosamente alla luce, nel caso di Delia, l’eroina de L’amore molesto; con il peso di un evento drammatico (l’uccisione di un uomo nel corso di una rapina), di cui Felice Lasco, il protagonista di Nostalgia, era stato complice involontario e testimone, e che egli non è mai riuscito a elaborare, neanche attraverso la fuga e lo sradicamento.

Felice torna a Napoli dopo una lunga assenza per rivedere e accudire l’anziana madre, prossima ormai alla fine dei suoi giorni. Dopo la morte della stessa, egli decide di rimanere in città, nonostante le esortazioni amichevoli e le oscure minacce che riceve affinché faccia le valigie, e nonostante che in Egitto ci sia una donna che l’ama e che attende il suo ritorno. Stregato dal richiamo del luogo natale, Felice torna a riappropriarsi di una parte di sé (di una lingua, di una cultura) che riteneva di aver smarrito per sempre, e ora appare animato da desideri segreti e impossibili: cancellare la colpa che ancora pesa sulla sua coscienza, pacificare i propri tormenti interiori, recuperare l’innocenza perduta. La riscoperta dei luoghi della memoria farà nascere in lui l’illusione di poter recuperare le radici, riempire un vuoto, ritornando al tempo felice dell’adolescenza, la stagione edenica che ha preceduto la caduta nel peccato e l’esilio.

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E però l’amico fraterno e compagno di scorribande dei giorni passati, Oreste, lo stesso che egli si incaponisce a voler rivedere a tutti i costi, non è più lo stesso: è diventato un altro: Malommo: un disperato e rabbioso boss della camorra (l’interpretazione di Tommaso Ragno mira a conferire al personaggio accenti di ottuso squallore e disillusa stanchezza, che lo privano di ogni ambizione tragica). Anche il paesaggio urbano entro cui Felice torna a immergersi ha subito profonde trasformazioni. Accanto alla comunità di quartiere che, stretta intorno a don Luigi, un animoso prete di strada, è diventata la nuova frontiera della tolleranza, dell’accoglienza e della fraternità solidale, c’è il ventre oscuro, barbarico e feroce del rione Sanità, su cui domina la figura sinistra di Malommo.

È nel raccontare il cupo malessere del paesaggio urbano che il film trova i suoi accenti più convinti e convincenti. Martone ha optato per una rappresentazione di Napoli lontana dall’enfasi mitizzante e dagli effettismi chiassosi propri di certe recenti serie televisive. Allo stesso modo le immagini di formato visivo ristretto che riemergono dalla memoria del protagonista conservano qualcosa di polveroso e di sbiadito, a significare lo scarto tra le reminiscenze del tempo passato e la realtà del presente.

Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: Nostalgia
Regia: Mario Martone
Cast: Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi, Nello Mascia, Emanuele Palumbo, Artem, Salvatore Striano, Virginia Apicella, Daniela Ioia, Luciana Zazzera, Giuseppe D’ambrosio
Durata: 118 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita: 25 maggio 2022

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