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“Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento”, mostra a Lecco

Plinio Nomellini, Il cantiere, 1905 ca, olio su tela, 93 x 120 cm, Wolfsoniana - Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Genova
Plinio Nomellini, Il cantiere, 1905 ca, olio su tela, 93 x 120 cm, Wolfsoniana – Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Genova

Il Palazzo delle Paure e Villa Manzoni di Lecco, sede dei musei civici, ospitano, dal primo luglio al 20 novembre 2022, la mostra “Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento”, a cura di Simona Bartolena.

L’esposizione racconta un momento di transizione nell’arte italiana, a cavallo dei due secoli, tra Verismo sociale, Divisionismo e Simbolismo, attraverso più di 90 opere di autori che si sono interessati tanto alla questione sociale e alla tematica del quotidiano, quanto all’immaginario simbolista, quali Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Sottocornola, Plinio Nomellini, Francesco Michetti, Antonio Mancini, Leonardo Bistolfi e altri.

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Il percorso espositivo si apre al Palazzo delle Paure, prendendo in considerazione il tema sociale, tra pittura di genere e interesse politico, attraverso dipinti di Michele Cammarano, Vincenzo Gemito, Teofilo Patini, Francesco Michetti, Antonio Mancini, Angelo Morbelli e altri.

Il lavoro, colto nei suoi più diversi aspetti, è al centro dell’analisi di autori quali Giovanni Sottocornola, Carlo Fornara, Plinio Nomellini e Ambrogio Alciati, la cui tecnica si avvicina a quella divisionista.

L’attenzione degli artisti di fine Ottocento si allontana progressivamente dal mondo reale, e si sposta verso gli aspetti più onirici e immaginifici. Come succede con la pittura di paesaggio, affrontata, soprattutto in ambito divisionista, con toni sempre più visionari, come nelle opere di Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Vittore Grubicy, Giovanni Sottocornola, ma anche di artisti meno noti, quali Benvenuto Benvenuti e Sexto Canegallo.

Un’ampia sezione è inoltre dedicata ai sogni e alle visioni, tra simbolismo e allegoria, dove Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Leonardo Bistolfi, Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk, Luigi Russolo, Jules Van Biesbroeck, Adolfo Wildt e molti altri accompagnano il visitatore fino a tendenze già novecentesche, tra Simbolismo e Liberty.

Il percorso espositivo si completa nelle sale di Villa Manzoni con una serie di opere ispirate al tema della vita nei campi, tra denuncia sociale, malinconia per una realtà in profondo mutamento e immaginario idilliaco, ritratta da pittori quali Emilio Longoni, Emilio Gola, Baldassarre Longoni, Achille Tominetti, Arturo Rietti, che dialogano con i dipinti della collezione permanente del Museo Civico di Lecco.

La mostra, prodotta e realizzata da ViDi – Visit Different, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, è accompagnata da un catalogo Edizioni La Grafica/Ponte43.

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