HomeMostre ed EventiVan Gogh, in mostra a Roma capolavori dal Kröller-Müller Museum

Van Gogh, in mostra a Roma capolavori dal Kröller-Müller Museum

Vincent Van Gogh Natura morta con un piatto di cipolle Arles, inizio gennaio 1889 Olio su tela, 49,5x64,4 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands
Vincent Van Gogh Natura morta con un piatto di cipolle Arles, inizio gennaio 1889 Olio su tela, 49,5×64,4 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

È dedicata a Vincent van Gogh, alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, la mostra aperta al pubblico a Roma, a Palazzo Bonaparte, fino al 26 marzo 2023 (prorogata al 7 maggio 2023).

L’esposizione, attraverso opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller-Müller di Otterlo – che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh – e testimonianze biografiche, ricostruisce la vicenda umana e artistica del grande pittore olandese.

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Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove l’artista visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise.

Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno.

Particolare enfasi è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un’accurata ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con la conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante.
Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, determinante anche nella realizzazione di una numerosa serie di autoritratti.
È di questo periodo l’Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, presente in mostra.

L’immersione nella luce e nel calore del sud, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e il cromatismo e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura. Ecco quindi che torna l’immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel giugno 1888, con la quale Van Gogh avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva solo attraverso un uso metafisico del colore.
E così Il giardino dell’ospedale a Saint-Rémy (1889) assume l’aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un Burrone (1889) sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un Vecchio disperato (1890) diviene immagine di una disperazione fatale.

La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Skira, è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.
Con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, l’esposizione è prodotta da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo.

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